Inizia la ristrutturazione del Team Ferrari

© Ferrari Press Area

Dopo una stagione 2014, quasi disastrosa e la mancanza del Cavallino sul carro dei vincitori, la Ferrari pensa al futuro. Le voci che circolano sono diverse, dalla proposta record a Ross Brawn, al possibile rinnovo di contratto di Fernando Alonso fino al 2018, fino all’allontanamento di Luca Marmorini. Per ordine vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo a Maranello.

Secondo varie fonti, la Ferrari avrebbe proposto un ingaggio a Ross Brawn di 5 milioni di euro a stagione. L’ex ingegnere inglese, a fine della stagione passata, aveva fatto un passo indietrom ma a Maranello non dimenticano l’impresa di Ross Brawn che ha portato la Mercedes ai massimi livelli. Senza dimenticare i titoli mondiali di Jenson Button e della Brawn GP nel 2009 fino agli anni d’oro come direttore tecnico alla Ferrari, ai tempi di Michael Schumacher.

Altro punto fondamentale è il rinnovo di contratto a Fernando Alonso che dribbla le domande a proposito del suo futuro alla Ferrari: “Io non penso troppo a lungo termine, perché in questo momento esistono altre priorità. Voglio aiutare la squadra e segnare il maggior numero di punti possibile, perché quest’anno nel Mondiale costruttori si può finire secondi o sesti con margini estremamente ridotti. Dobbiamo prima di tutto pensare a questo campionato, sul futuro ho ancora anni di contratto e dobbiamo vedere qual è il futuro migliore per tutti”.
Parole che non lasciano trapelare nulla ma che fanno intendere che se nel 2015 non dovesse arrivare una vettura giusta per poter vincere il mondiale, il pilota spagnolo potrebbe anche cambiare aria.

Ultima notizia potrebbe essere l’ufficializzazione di Mattia Binotto, che da quest’anno è il vice-direttore del reparto motori. Che notizia è questa ?
Secondo alcune indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, Luca Marmorini potrebbe non essere più un uomo del Cavallino Rampante. Non si capisce è stato licenziato e si è defilato in maniera volontaria. Sicuramente tutti stanno puntando il dito contro l’ingegnere di Arezzo, colpevole di non aver sviluppato a dovere la nuova power unit V6 turbo, forse uno dei punti più deboli della F14 T.
Anche la testa testa di Pat Fry potrebbe saltare. Ma questa è un’altra storia !!