500 Miglia Indianapolis Analisi della redazione IndyCar IndyCar | Fernando Alonso e quell’assurdo scherzo del destino che non meritava! 3 Giugno 2017 Eleonora Ottonello © McLaren Press Area È passata quasi una settimana dalla partecipazione di Fernando Alonso alla 500 Miglia di Indianapolis. A distanza di sette giorni, c’è chi ancora non nasconde la delusione, rammarico e incredulità per quel crudele scherzo del destino che la sorte ha riservato al pilota della McLaren. Nessuno si sarebbe lontanamente immaginato che il motore Honda sarebbe stato capace di abbandonarlo in quella che sarà ricordata come una pazzia, una prova di coraggio. Una beffa se pensiamo che a vincere la gara è stato Takuma Sato, compagno di squadra di Fernando Alonso in quel di Indy. Onestamente non se lo meritava Fernando Alonso. Non fatela, così semplicemente, una questione di tifo. Una fine così non la meritava per il talento, il duro lavoro, la dedizione e l’impegno che non ha mai lesinato nella sua lunga carriera. Onestamente non se lo meritava. Dopo troppi anni di poche gioie e tanti dolori Fernando Alonso è tornato, anche se per una gara, nel gruppo di quelli che dovrebbero essere ritenuti i migliori, quelli che si sfidano e si sorpassano con l’obiettivo di passare per primi sotto la bandiera a scacchi. Il motore, fattore incontrollabile al pilota, lo ha tradito ancora impedendogli di vincere la 500 Miglia di Indianapolis. Un sogno che, quasi come se ci si trovasse in una favola, non è stato rovinato. L’emozione e l’orgoglio di aver lottato con tutte le sue forze hanno prevalso sulla tristezza e sulla delusione. Fernando Alonso, il pilota che unisce e divide, il pilota che o si ama o si odia, per la prima volta in carriera domenica ha messo tutti d’accordo. Si, perché ho visto gente, che non perde occasione per screditarlo a ogni santo GP, tifare per lui, crederci, per un piccolissimo secondo è salito in macchina col pilota, ha sperato che che la potesse fare. Perché l’emozione non la puoi soffocare. Il popolo americano lo ha spinto a suon di applausi, nemmeno fosse il figliol prodigo tornato in patria dopo una lunga assenza. Fernando Alonso ne esce a testa alta da questa sconfitta, ne esce con una consapevolezza diversa che lo renderà più forte anche per il prosieguo della stagione di Formula 1. Ne esce con la sicurezza di essere ancora un vincente, in barba a chi non perde occasione per dargli del bollito. Ha messo in mostra tutto il suo talento mischiato a una notevolissima mole di conoscenze tecniche che, antipatie a parte, lo rendono il pilota più completo degli ultimi 15 anni di Formula 1. Nonostante il ritiro il pilota della McLaren esce a testa alta da questa 500 Miglia di Indianapolis, ne esce come il vero protagonista, un pilota sempre vincente anche nella sconfitta. Dopo 27 giri da leader e appena 2 settimane di preparazione lo spagnolo non può uscirne altrimenti se non a testa alta. Abbandona la gara quando mancavano 22 giri alla fine dopo quasi 4 ore al volante, la sua più fida compagna è stata la concentrazione. C’è chi ha pensato che forse poteva trattarsi di un assurdo scherzo del destino ma invece era tutto vero. Fernando Alonso ne esce a testa alta, da campione vero, amante del Motorsport e delle sfide, eroe del volante che ha saputo mettersi alla prova e rischiare, dove tanti altri suoi colleghi non avrebbero il coraggio di arrivare. Tags: 2017, Fernando Alonso Continue Reading Previous IndyCar | Kanaan risponde a Hamilton: “Lo scorso anno è arrivato secondo in una gara a due”Next Formula 1 | McLaren Film review: la storia di Bruce, self-made man del motorsport