Incidente di Stroll: allarme sicurezza per le monoposto?
Una ruota sbalzata dalla vettura e un cono antintrusione spezzato hanno acceso dei campanelli d’allarme tra i commissari della FIA
A pochi giorni dall’accendersi dei motori sul circuito di Suzuka, alcuni occhi sono ancora puntati sul GP di Singapore. In particolare, a essere sotto i riflettori, non è il risultato sorprendente della scorsa gara, quanto l’incidente che ha visto protagonista Lance Stroll durante le qualifiche del sabato. Il pilota canadese, finito sul cordolo esterno della penultima curva, è andato a sbattere violentemente contro le barriere poste all’esterno di curva 19. L’impatto di Stroll contro le protezioni, secondo le stime, avrebbe toccato i 210 km/h.
In seguito all’incidente, la sua Aston Martin è stata inevitabilmente distrutta, mentre il pilota ha risentito dello scontro all’interno dell’abitacolo, decidendo insieme al team di non prendere parte alla gara di Singapore. L’incidente ha sgretolato la monoposto, richiedendo al team molto più tempo di quello sperato per poterla rimettere in pista. Un’operazione che ha richiesto un lavoro molto dettagliato e che, nonostante la gravità della cosa, permetterà a Stroll di essere in pista in occasione della prossima gara.
ALLARME SICUREZZA
Tuttavia, per quanto spettacolare, l’incidente di Stroll ha fatto drizzare le antenne dei commissari tecnici della FIA. In particolare, la commissione ha deciso di studiare più da vicino l’impatto della vettura contro le barriere: questo perché, nonostante abbia permesso a Stroll di uscire incolume dall’abitacolo, avrebbe putoto avere un risvolto completamente diverso. In particolare, i commissari si concentreranno su due aspetti fondamentali, che hanno acceso qualche campanello d’allarme in termini di sicurezza.
Prima di tutto, la ruota anteriore sinistra si è staccata dal telaio. L’impatto è stato così violento che la ruota stessa è stata sbalzata pericolosamente. Se le cose fossero andate diversamente, avrebbe potuto terminare la propria corsa in tribuna o all’interno della pitlane. Allo stesso modo, avrebbe potuto rotolare in pista, andando a colpire un’altra monoposto. Proprio in quel momento, infatti, Oscar Piastri stava giungendo al traguardo e ha dovuto prontamente evitare un secondo incidente.
Ciò che sorprende è il fatto che, dal 2018, la FIA ha reso obbligatoria la presenza di tre cavi metallici. Questi sono destinati proprio alla ritenzione di ciascuna ruota, in modo da assicurarne la tenuta in caso di rottura dei braccetti. Tuttavia, questo non è avvenuto, facendo sorgere ai commissari un dubbio: e se la velocità raggiunta in curva avesse raggiunto il suo limite massimo, se non addirittura superandolo?
Come riportato da Motorsport, altro elemento di analisi sarà il cono antintrusione. Questo ha il compito di proteggere il pilota dagli impatti laterali; nell’incidente di Stroll, ha sì protetto il pilota permettendogli di uscire con le proprie gambe dalla monoposto, ma allo stesso tempo si è conficcato nella barriera. Questo significa che, di fatto, non ha assorbito la carica violenta dell’impatto. Inoltre sembra che, a causa del testacoda della vettura, si sia letteralmente spezzato. Un aspetto questo che aumenta i campanelli d’allarme e che porta la FIA alla necessità di approfondire con cura il tema legato alla sicurezza.