test barcellona f1

© Ferrari Press Area

I test di Barcellona sono purtroppo o per fortuna da ormai 6 stagioni il primo vero test pre campionato.
Da quel 2009 in cui, con una scelta discutibile per molti, la federazione decise di dimezzare in tronco i km da dedicare ai test durante la stagione.
Per questo, a parte casi sporadici, sul circuito di Montmelò le squadre hanno sempre cercato la prestazione vera e pura e raramente si sono nascoste non potendo avere altre chance(o quasi) per provare i limiti delle proprie monoposto. E per questo l’attendibilità di questi test è molto veritiera.
No. Non abbiamo dimenticato quelli di Jerez, ma visto che sono ormai diventati per alcuni solo momento di presentazione e shakedown delle monoposto e per altri nemmeno quello, hanno poco di test puro.
Non si scoraggino i tifosi Ferrari eh, ma è solo dovere di cronaca.

Cosa abbiamo visto.
In questi primi quattro giorni a Barcellona(ricordiamo che prima dell’Australia ci saranno altri giorni sempre a Montmelo’) più che consistenti novità abbiamo visto le squadre divise tra long run, qualche acuto, rilevamenti aerodinamici con rastrelliere messe un po ovunque sulle monoposto e risoluzione di problemi più o meno gravi (vedi soprattutto McLaren Honda con la PU).
Eh si, perchè come insegna la Mercedes, è vero che le monoposto sono figlie di studi aerodinamici e ovviamente devono le loro prestazioni più o meno buone allo sfruttamento dei carichi e alla “drag-reduction” ma se c’è una cosa che fa la differenza da un paio d’anni ormai è il motore che ormai si chiama Power Unit e che racchiude in se tutto il pacchetto motore termico/motore elettrico/MGU-K/turbo/batteria ed è diventato nodo cruciale delle prestazioni di ogni squadra.
Da questo punto di vista, come accennato poche righe fa, uno degli argomenti che ha tenuto banco è stato il problema avuto dalla McLaren con il suo MGU-K che per tradurre è il successore del KERS e che nella squadra inglese è stato risolto solo nella mattinata di ieri(quarto ed ultimo giorno di questa tranche).
C’è da dire, però, che per come la Honda aveva annunciato il suo ritorno nella F1 le cose non stiano andando come ci si aspettava , visto poi che nella trattativa con Alonso, da quello che si è letto, la casa giapponese avrebbe proprio messo sul piatto della bilancia garanzie sugli investimenti e sui risultati.Staremo a vedere se si tratta di banali problemi di gioventù o meno.
Non abbiamo visto cose poco ortodosse come i giri fatti dala RedBull senza ala anteriore a Jerez, ma le squadre hanno cercato di capire meglio le monoposto con un occhio (ma questo lo vedremo piu concretamente nei test di Marzo) al primo GP in Australia con ali e soluzioni aerodinamiche più o meno mirate come per esempio l’ala a supporto singolo centrale portata e provata dalla Mercedes il secondo giorno.
In Ferrari vista la stagione disastrosa dell’anno scorso e il fallimento quasi totale sulla PU hanno da subito con Kimi provato il lungo rettilineo di Montmelo’ cercando velocità di punta e conferme alle aspettative post Jerez. Le conferme che qualcuno sperava in realtà faticano ad arrivare e Barcellona, se mai ce ne fosse stato bisogno, ridimensiona l’exploit iniziale delle rosse.

Facce nuove.
Da rilevare che, fatta la premessa iniziale riguardo gli ormai pochi Km lasciati alle squadre per testare, suona strano vedere che alcuni decidono comunque di far girare test-driver invece di piloti ufficiali. L’accenno è soprattutto alla Force India che fa girare Wehrlein (ma anche Palmer in Lotus) e che di sicuro ricorderà il momento visto che da sconosciuto è diventato tester da guinness girando sia con la Mercedes che con la Force India(tra l’altro andando
piu forte con la seconda).
L’altra faccia nuova che ha spiccato e che vedremo per tutto l’anno è Max Verstappen.
Giovane, non bellissimo, ma pare un manico niente male il ragazzino. Certo, non aspettiamoci cose fantasmagoriche, perchè ha sempre 17 anni, ma c’è chi giura che non deluderà le attese. Speriamo.
Chi vince, chi perde.
In realtà nessuno verrebbe da rispondere, perchè pur sempre di test pre campionato si parla.
Ma qualche somma o considerazione può essere fatta e così da un lato spicca la prestazione di squadra della Lotus e quella dei singoli ,Verstappen su tutti, in mezzo si pongono Ferrari, Mercedes, RedBull e Williams che tra conferme e ridimensionamenti svolgono un lavoro “low-profile” e in basso per il momento mettiamo la McLaren che tra pezzi mal funzionanti e prestazioni così così sembra davvero la delusione di questo inizio.

Chiusura col giallo.
Se ne parlerà a lungo sembra.
Ma la notizia con cui si chiudono questi test è sicuramente il giallo Fernando Alonso.Pochi indizi e tanto mistero sui motivi che hanno visto lo spagnolo essere portato via in elicottero e del quale si sa(piu o meno con sicurezza) abbia piu volte perso conoscenza sia a bordo della sua monoposto che in ospedale.
Una delle ipotesi che sta prendendo piede è che possa essere stato vittima di una scossa elettrica causata dalla ormai nota MGU-K difettosa.
Se cosi fosse si aprirebbero scenari inquietanti.