Il mondo motoristico piange il padre di Button scomparso ieri

E’ stato un amico di famiglia a trovare la salma del padre di Button. Aveva 70 anni e ora tutto il mondo della Formula 1 lo piange. Soprattutto la McLaren, dove tutt’ora milita il figlio, che scrive in un comunicato stampa il dispiacere per la morte di John. Ma anche lo stesso Alonso in un twett dichiara di essere vicino a Jenson.

Il primo a dare le condoglianze è Woking che nel comunicato parla a nome di tutta la squadra: «Siamo tutti sconvolti dalla notizia. Ovviamente il primo pensiero va a Jenson e alla sua famiglia – prosegue parlando del rapporto avuto con John – Nella mia esperienza lavorativa ho conosciuto molti padri di piloti, ma John era qualcosa di speciale perchè era il più attaccato al figlio, tanto da seguire ogni sua corsa e diventarè così parte integrante della scuderia».

Anche noi vogliamo legarci al dolore della famiglia Button ricordando John come un uomo di grande saggezza ed esperienza e sempre pronto a fare qualcosa per il figlio, ricordando che era amato da tutti. In maniera maggiore dai meccanici che con loro aveva un rapporto di profonda amicizia ed era sempre disposto a dare una mano a tutti.

Un aneddoto che Jarno Trulli ha voluto ricordare quando Jenson correva ancora nei Kart e il padre di Jarno (Enzo) lavorava per la scuderia dove Jenson e Jarno correvano: «Quel giorno faceva un caldo incredibile e io chiesi a Jenson perchè non si fosse tolto la tuta e lui mi rispose che mio padre gli aveva detto così. Quindi andai da mio padre e gli chiesi il perchè di questo obbligo e lui mi rispose che visto la sua poca dimestichezza con gli inglese rispondeva solo con yes e no e gli dispiaceva che avesse avuto il no proprio in quella domanda. Io così chiesi a Jonh scusa e lui rispose che Jenson doveva obbidire agli ordini di scuderia e la vicenda finì con un boccale di birra».

Gaetano Lucchina