GP USA, Ricciardo: “I dossi tengono viva l’attenzione”
Dopo un primo approccio difficile al COTA, i piloti hanno iniziato ad interpretare meglio i dossi e le irregolarità del tracciato. Tra i tanti, Daniel Ricciardo afferma di apprezzare la nuova natura della pista
Al termine delle prime due sessioni di prove libere è risultato evidente che le condizioni del circuito non fossero le migliori. L’uscita dalla pit-lane, l’ingresso in curva due e la salita in curva nove sono i luoghi più problematici secondo i piloti. Le curve veloci del primo settore inoltre sono state teatro di testacoda ed incidenti, come possono testimoniare Sainz e Grosjean. Dopo le prime difficoltà però i piloti stanno iniziando ad apprezzare le imperfezioni dell’asfalto, che aggiungerebbero “carattere” alla pista. Sostiene Ricciardo: “Lo preferisco a circuiti perfetti, sembra di guidare in un videogioco”.
LE IMPRESSIONI DELL’AUSTRALIANO
Il pilota Renault afferma di non soffrire fisicamente i dossi sparsi lungo la pista, a differenza di altri, primo tra tutti Lewis Hamilton. Il britannico, dopo le FP1, ha dichiarato di aver sofferto di forti mal di testa a causa dei sobbalzi, per poi ricredersi dopo le FP2. Per Ricciardo: “Alcune curve sono abbastanza difficili per il fisico, ma ciò aggiunge carattere alla pista. Sei costretto ad essere attento“.
“E’ certamente difficile, ma è una sfida. Non è come gli altri circuiti” – Ricciardo apprezza la pista texana, resa unica dai dossi e dai salti dell’asfalto – “Adesso quando verremo ad Austin sapremo a cosa andiamo incontro e sapremo che non sarà una passeggiata. Alcuni circuiti moderni sono fin troppo perfetti. Mi piacciono le piste con alcuni difetti. Per adesso va bene, non credo ci siano punti così estremi da non poterci permettere di guidare”. “Per ora le macchine non cadono a pezzi, quindi va tutto bene!” – scherza alla fine.
🔄 Spinnin’ into the weekend 🔄
Some drivers were feeling a little dizzy after Friday practice…#USGP 🇺🇸 #F1 pic.twitter.com/461yNWDl44
— Formula 1 (@F1) 2 novembre 2019
ALCUNE OPINIONI CONTRASTANTI
Per quanto alcuni piloti abbiamo cambiato idea, molti altri restano convinti che correre in tali condizioni possa comportare conseguenze spiacevoli. Secondo Max Verstappen e Sergio Perez i dossi possono portare ad incidenti o ad infortuni per i piloti. Nico Hulkenberg, compagno di Ricciardo in Renault, non completamente d’accordo con l’Honey Badger, non condivide la posizione di Perez e Verstappen. Secondo il tedesco: “Non è doloroso, però ci si muove molto nell’abitacolo”.
“Ci sono circuiti più piatti ed alcuni molto sconnessi, ma questo è diverso. La superficie varia, è come un’onda, è molto particolare”. Per Hulkenberg, l’unico punto critico potrebbe essere l’impegnativa staccata di curva uno. “Se si esce dalla traiettoria ci sono dei punti difficili e la domenica, in gara, quando sei in piena accelerazione c’è poco da fare. Ricordo che negli anni passati ho rischiato di perdere il controllo della macchina. Sono zone nelle quali non vai fino al primo giro. Speriamo vada tutto bene!”.