GP Ungheria, qualifiche: Hamilton la carica dei 101

GP Ungheria, qualifiche: Hamilton scappa via

Credits: Mercedes AMG Petronas, Press Area

E’ Lewis Hamilton a conquistare la prima piazzola a Budapest. Per il sette volte campione del mondo, una bella iniezione di positività

Ritorna in Ungheria il format tradizionale delle qualifiche dopo l’esperimento a Silverstone della Sprint Race. Il caldo accoglie i protagonisti della pista, rinfrescata nella notte dalla pioggia.
Battaglie ravvicinate, sorprese e un incidente della Rossa a segnare il rovente pomeriggio di Budapest. Questa volta, nulla può Max contro Lewis, che conquista la prima piazzola e la pole numero 101.

Q1: VOLANO RED BULL E MERCEDES; SFUMATO IL PRIMATO RUSSELL

Primo taglio di qualifica che inizia subito con una lotta ravvicinata tra Mercedes e Red Bull, con Verstappen che fa segnare un super tempo davanti a Hamilton e Bottas. Anche Gasly vuole dire la sua, piazzando l’AlphaTauri in quarta piazzola, davanti alle due McLaren e all’altra Red Bull di Perez. La Ferrari scende in pista quando mancano circa 9 minuti dal termine del Q1, con Leclerc che firma i suoi miglior intertempi, spingendo la sua Rossa in settima posizione. Qualche brivido per l’altro alfiere di Maranello, che è costretto a salire sul cordolo all’uscita della Pit Lane, per fare strada all’AlphaTauri che sopraggiunge veloce alle sue spalle.

A dover rinunciare al Q2, Tsunoda (16), Russell (17), che per la prima volta in stagione non riesce a centrare il crono necessario per trascinare la sua Williams al secondo taglio, Latifi (18), e i due piloti Haas, Mazepin (19) e Schumacher (20). Il giovane tedesco non ha preso parte alle qualifiche a causa di un danno della sua vettura durante la FP3 che i meccanici non sono riusciti a riparare in tempo.

GP UNGHERIA, QUALIFICHE. Q2: GRANDE DELUSIONE PER SAINZ

Semafori verdi. La principale protagonista sull’asfalto rovente è la gomma gialla, media. Nel Q1 i tempi sono stati invece provati con la mescola più morbida, la soft. Ancora una volta, le prime tre posizioni in griglia sono ad appannaggio delle due Mercedes e della Red Bull di Verstappen, che si piazza secondo a due decimi di distanza da Hamilton. Gran guizzo di Vettel, che fa ruggire la sua Aston Martin e riesce a posizionarsi terzo, con un tempo di 4 decimi più lento rispetto a quello del leader. Soprese anche da Alonso, che, su gomma soft, strappa subito il terzo crono a Vettel.

Ma è anche tempo di rabbia e delusioni: Carlos Sainz perde il controllo della sua monoposto e sbatte contro le barriere in curva 14, distruggendo così l’alta anteriore e costringendo i commissari di gara a esporre la bandiera rossa sul circuito. Nessun danno per il pilota, che mette quindi un punto alle sue qualifiche di oggi.

Dopo qualche minuto di attesa, la vettura viene velocemente rimossa e i piloti possono rientrare in pista per gli ultimi tentativi, tutti con gomme soft (tranne Bottas, su media). A non riuscire a centrare l’obiettivo Q3, oltre a Sainz, che domani partirà dalla quindicesima posizione, sono Ricciardo (11), Stroll (12), Raikkonen (13) e Giovinazzi (14).

GP UNGHERIA, QUALIFICHE: POLE

Via agli ultimi 10 minuti di qualifiche. Si alternano da potenziali poleman Bottas, Hamilton e Verstappen, i più veloci sin qui. A 5 minuti dalla bandiera a scacchi è Lewis a segnare il giro più veloce, seguito dal compagno di squadra. Bene Leclerc che, nonostante un inizio di weekend non proprio ottimale, lotta per la quinta posizione.
Sono secondi di tensione prima della bandiera a scacchi, sfruttati dai piloti in pista per abbassare ulteriormente i loro precedenti tempi. Lewis Hamilton ottiene così la pole, non senza proteste, davanti a Bottas e Verstappen. L’inglese sembrerebbe aver notevolmente rallentato nell’ultimo giro di lancio, bloccando così gli avversari alle sue spalle. Forse sono dovuti a questo i fischi che lo hanno accolto all’uscita della sua monoposto?

I tempi completi qui:

Tempi
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