GP Stati Uniti Sainz

© Williams Racing Press Area

GP Stati Uniti: Sainz racconta

Carlos Sainz spiega nel dettaglio la collisione con Kimi Antonelli nei primi giri a Austin, nel GP Stati Uniti. Lo spagnolo stava guidando con buon ritmo e fiducia nella sua vettura, convinto di poter sfruttare un’opportunità per sorpassare Antonelli e guadagnare una posizione importante.

Secondo Sainz, dopo aver effettuato con successo un sorpasso su Oliver Bearman alla stessa curva (la curva 15 o 16 a seconda della versione). “Ho fatto una manovra molto simile a quella su Ollie, nella stessa curva”  si è confrontato con Antonelli deciso a ripetere l’azione.
Tuttavia, la differenza è stata che Antonelli, stando alle sue parole, ha difeso in maniera più aggressiva: “Penso che lui abbia iniziato a chiudere la porta prima di quanto mi aspettassi” ha detto Sainz.

Nel suo racconto, Sainz descrive un momento di realizzazione improvvisa: “Quando ho visto che stava chiudendo l’angolo, è stato lì che ho bloccato le ruote anteriori e mi sono un po’ spaventato ha aggiunto.
Il bloccaggio delle ruote ha generato il contatto, che ha portato Antonelli a girarsi e Sainz a essere costretto al ritiro, a causa dei danni alla sua vettura.
Sainz ha riconosciuto che dall’esterno l’incidente appare peggiore di quanto fosse in realtà: “Credo che l’incidente sembri molto peggio di quello che è stato, perché alla fine è solo un piccolo bloccaggio con grandi conseguenze” ha dichiarato.

Tuttavia, ha anche ammesso che, guardando al risultato, probabilmente avrebbe potuto scegliere una strategia più conservativa: “Si può sempre giocare al sicuro, portare a casa l’8° posizione e chiedersi ‘e se…’ invece si tenta un po’ di più per la 7ª o la 6ª e oggi non è andata bene” ha spiegato.

Batosta per la carriera di Sainz

Dal punto di vista commissariale, l’episodio non è passato inosservato: i giudici hanno esaminato le prove (video, onboard, dichiarazioni dei piloti) e hanno concluso che Sainz fosse “prevalentemente colpevole” della collisione. All’ingresso in curva Sainz non aveva la ruota anteriore accanto o davanti allo specchietto laterale di Antonelli. Questa è una condizione necessaria,  secondo le linee guida della FIA, per “pretendere” spazio in un sorpasso.
Di conseguenza, Sainz è penalizzato. Con una retrocessione di cinque posizioni sulla griglia per il prossimo Gran Premio messicano e con due punti sulla licenza, Sainz se la vedrà brutta.

Nonostante tutto, Sainz ha voluto sottolineare che anche Antonelli avrebbe potuto gestire la situazione meglio: “Entrambi non abbiamo fatto un buon lavoro”, ha ammesso, riferendosi alle ampie traiettorie di uscita della curva e alla necessità di maggiore consapevolezza in quei frangenti della pista.
Dal punto di vista della gara, la botta è stata significativa: Sainz stava puntando a un buon risultato, dopo una qualifica in P9 e un sorpasso su Bearman che lo aveva portato davanti. L’incidente non solo lo ha costretto al ritiro, ma ha anche interrotto una potenziale sequenza di punti per lui e per la sua squadra.

Oltre all’incidente di Sainz, la gara di Austin ha visto Max Verstappen imporsi con autorità davanti a Lando Norris, mentre Charles Leclerc ha completato il podio dopo una strategia aggressiva della Ferrari. Buona rimonta anche per Lewis Hamilton, quarto al traguardo nonostante un inizio complicato.