GP Singapore 2014, Mattiacci: «La Ferrari si è ripresa dalla delusione di Monza»
Marco Mattiacci non si era illuso. Dopo aver girato in modo competitivo per tutto il fine settimana, fin dalla prima sessione di prove libere del venerdì, la Ferrari ha concluso il quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 con un quarto posto, grazie a Fernando Alonso, e con un ottavo, ad opera di Kimi Raikkonen. L’appuntamento di Marina Bay sembrava essere quello dove la Rossa poteva essere in gradi di dire la sua su quella pista composta da tortuose curve e invece la Safety Car è entrata proprio nel momento meno opportuno, nonostante le due F14T dello spagnolo e del finlandese si siano rese protagoniste per tutta la gara.
«Oggi la gara avrebbe potuto regalarci un risultato migliore, perché grazie alla pronta reazione della squadra dopo il deludente esito del Gran Premio di Monza siamo stati competitivi per tutto il weekend. Il ritmo era buono e con la strategia Fernando era riuscito a guadagnare un secondo posto, sfumato poi nel corso della gara. Kimi è stato ostacolato dal traffico e dal degrado degli pneumatici, e pur avendo fatto una buona partenza non è riuscito a guadagnare le posizioni che aveva recuperato. La variabile Safety Car ha modificato le proiezioni della strategia, condizionando l’esito della corsa. Tuttavia siamo fermamente convinti che la strategia per vincere è solo poter contare su una vettura competitiva», ha sottolineato Mattiacci davanti alla stampa.
Il risultato della lunga gara nella notte tropicale di Singapore non è stato all’altezza delle aspettative del Cavallino Rampante, tuttavia, sotto il profilo delle prestazioni, è il caso di dire che tra la gara di Singapore e quella, deludente, di due settimane fa a Monza passa la stessa differenza che c’è dal giorno alla notte. «Ora andiamo via da Singapore con dei progressi all’attivo: in questo senso Suzuka sarà un banco di prova molto interessante perché ci offre la possibilità di approfondire il lavoro di sviluppo nelle aree in cui vogliamo migliorare».