Gp Italia F1: la Mercedes domina a Monza, ma il dramma rimane la Ferrari 8 Settembre 2014 Redazione Con il gran Premio di Monza conclusosi ormai da un giorno, la Formula 1 lascia l’europa per far tappa in Asia ed in America. Il weekend italiano, come spesso accade, non è stato il meglio della stagione sul vecchio continente. Infatti dopo le grandi battaglie che si sono viste in Ungheria e Spa, Monza ha riportato tutto alla normalità e cioè una Mercedes che vince e stravince, con una Williams che cerca di starle dietro e con la Ferrari che è lontana anni luce dalle prime piazze del podio. Con questo possiamo dire che Monza è la vera cartina tornasole di tutto il Circus e che da questa pista si potranno prevedere i risultati che soltanto nelle ultimissime gare potranno essere definitivi. Se si vuole iniziare ad annoiarsi, escludendo i suoi tifosi, allora si può iniziare a commentare questo gran premio partendo dalla Mercedes: La squadra di Brackley dopo i passi falsi di Spa ed Ungheria è tornata ad essere l’indiscussa dominatrice di questo mondiale di transizione (alla fine saprete perchè si deve definire di transizione). Le scuderie che sono riuscite ad indispettirla sono miseramente ritornate ad avere qualche difficoltà a stilare un buon setup per la gara (Red Bull e Williams). Le frecce d’argento hanno “dimenticato” i problemi delle gare e sono tornate ad essere la coppia cannibile a cui siamo abituati sin dalla gara australiana del Circus. Gli uomini in grigio ormai non si devono più preoccupare di nulla, perchè da qui in avanti si correrà solo su piste in cui conta quanti si è competitivi e dove difficilmente ci potranno essere grandi stravolgimenti e quindi il consiglio che si può dare alla squadra tedesca è di stare calmi e non autodistruggersi, perchè il peggio è passato. Tra i due piloti invece la gara è stata vinta da Hamilton che da ottimo pilota a sfruttato i due errori di Rosberg, che gli sono costati la vittoria, e riuscendo ad accorciare le distanze dal suo compagno tedesco. Il britannico con questa vittoria ha ripreso fiducia e da ora in avanti dovrà dare tutto il suo essere per agguantare Rosberg, anche se i prossimi Gp saranno più congeniali al tedesco. Parlando della Mercedes si deve cedere il passo alla Williams, vera rivoluzione di quest’anno. La squadra inglese ha corso un ottima gara, specialmente con Felipe Massa che dopo aver preso un pò di brio durante Spa e Ungheria è tornato a prendersi il suo gradino di podio. Questo gran premio, per il brasiliano è stato molto soddisfacente, grazie anche all’ottima posizione guadagnata in qualifica che poi gli ha dato lo slancio per terminare la gara in bellezza. Lo stesso non si può dire del suo compagno di squadra che dopo gli ottimi podi ottenuti nelle ultime 5 gare è stato un po’ anomalo. Il finlandese ha dovuto lottare per tutto la gara contro Magnussen per essere dietro al suo compagno di scuderia. Detto ciò la Williams resta la seconda forza del campionato e se continueranno così non potranno far altro che migliorare. Capitolo Red Bull: sulla squadra austriaca non si può dire tanto, se non della bella prestazione di Ricciardo che dopo essere partito a fari spenti è riuscito a riscattarsi grazie ai molti sorpassi dove su tutti spicca quello su Vettel che dimostrato ancora una volta lo strapotere dell’australiano sul quattro volte campione del mondo e ottenendo un buon 5° posto. Gara senza brio quella di Vettel che a arte cedere al suo compagno di squadra non riesce a fare nulla, portandosi a casa un mediocre 6° posto. La Red Bull in questo mondiale non potrà fare molto, a parte non perdere il 2° posto nella classifica costruttori. Una breve parentesi va data anche alla McLaren che in questo gran premio è rinascita ad essere un tantino più competitiva. In mostra si è messo Magnussen, anche con troppa foga visto la penalità, ma nel complesso la gara è da sufficienza. Ora si passa al capitolo più doloroso per noi tifosi italiani, a Monza abbiamo capito che quest’anno terminerà in modo amaro, molto amaro. La Ferrari è ritornata ai livelli di Abu Dhabi e cioè sulla soglia della classifica. La stagione è fallimentare e anche per questo l’intera scuderia sta subendo una devastante ristrutturazione. Monza, che poteva essere uno stimolo in più per poter tornare, almeno per una gara, tra le grandi della Formula 1 si è trasformata in un bagno di sangue. Il venerdì ed il sabato mattina parevano dare dei segni di speranza che però si sono spenti nelle qualifiche. La gara poi ha rivelato il vero volto di questa F14T e cioè incapace di combattere o almeno di tentare una spallata a qualche squadra di mezza classifica. L’unico che poteva dare un senso alla gara italiana si è dovuto ritirare per un guasto al cambio, mentre Raikkonen è ritornato ai livelli di inizio 2014. La Ferrari ora deve correre e scordare il 2014 e cambiare rotta anche sul fronte dirigenziale, visto l’addio di Montezemolo entro la fine dell’anno. La stagione di transizione per la rossa è stata un incubo. Dobbiamo parlare di stagione di transizione perchè dopo ogni grande rivoluzione ci vuole sempre un po’ di tempo per far si che ogni concorrente possa capire al meglio i regolamenti e dare il meglio di se. Su questo sembra che la Ferrari l’abbia capito e promette di essere a livelli di poco inferiori alla Mercedes. Passata Monza ci sarà la volata finale in asia e questo primo appuntamento sarà a Singapore. Pista molto tecnica che sembrerebbe avvantaggiare la Red Bull e ancora una volta non dar sollievo alla squadra di Maranello con la Mercedes che sarà sempre la prima del lotto. Tags: 2014, Autodromo Nazionale Monza, Felipe Massa, Fernando Alonso, GP Italia, Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton, Mercedes AMG Petronas, Monza, Nico Rosberg, Scuderia Ferrari, Williams F1 Team