vettel monza 2019

Credits: @sebvettelnews Twitter

La strategia in casa Ferrari era chiara: nel primo tentativo della Q3 sarebbe stato Sebastian Vettel a “trainare” Charles Leclerc, concedendogli la scia, mentre nel secondo i ruoli si sarebbero invertiti. Il problema è che, alla ripresa dell’attività in pista dopo il crash di Kimi Raikkonen, nessuno ha voluto uscire per primo dando la scia ai piloti dietro. Alla fine lo ha fatto Nico Hulkenberg, che però alla prima variante è uscito appositamente di pista per farsi superare dai piloti che lo seguivano. Si è così creato un “trenino” di nove vetture che procedevano a rilento e, nel caos, i piloti Ferrari non si sono capiti.

Primo giro ok, il secondo…

Leclerc avrebbe dovuto precedere Vettel nel giro di lancio per poi dargli la scia in vista dell’ultimo tentativo. Nel primo flying lap, a ruoli invertiti, era andato tutto secondo accordi: Vettel era stato davanti, siglando il quarto crono senza scie, Leclerc dietro, prendendosi la pole position con il “traino” delle due Renault di Hulkenberg e Ricciardo, che nel frattempo si erano messe in mezzo alle SF90.

Nei minuti finali, invece, Leclerc è parso esitare di fronte all’idea di mettersi davanti a Vettel per concedergli la scia. Il monegasco si è accodato al compagno per tutto l’ultimo giro di lancio, superandolo solo in prossimità della Parabolica. Ma ormai era troppo tardi per Seb: con il coundown ormai agli sgoccioli, il monegasco è riuscito a non prendere bandiera per pochi secondi, ma Vettel è transitato a bandiera a scacchi ormai esposta. Leclerc ha quindi iniziato un altro giro, il secondo utile per segnare un tempo (poi abortito), Vettel invece è rimasto con l’amaro in bocca.

La delusione di Vettel

Chiara la prospettiva del pilota tedesco, solo quarto in griglia col dubbio di avere subito un torto dal compagno: “È inutile che Charles mi abbia superato in prossimità della Parabolica per darmi la scia: ormai era troppo tardi. Doveva farlo prima. Nell’ultimo giro di lancio, tutti rallentavano e io facevo segno di spingere, ma anche Charles rallentava… Detto questo, è stata un’ottima qualifica. La macchina si è comportata bene, ho fatto un bel tempo pur non avendo la scia. Quest’ultimo aspetto ha fatto la differenza tra un giro da pole e uno da seconda fila ha commentato Seb, amareggiato, ai microfoni di SkySport.

“Non l’avevamo pianificata così… – ha proseguito – Le cose dovevano andare diversamente. Almeno è stato un ottimo risultato per il team. In vista di domani certamente non mi aiuterà partire quarto, ma vedremo cosa potremo fare. La scia avrebbe cambiato tutto, per oggi, ma nessuno me l’ha concessa…”.

Resta da vedere se questa “incomprensione” potrà avere delle ripercussioni sul rapporto tra Vettel e Leclerc. I due ferraristi hanno sempre impostato il lavoro nel segno della collaborazione, come si è visto chiaramente in Belgio dove l’azione del tedesco è risultata determinante nel costruire il successo di Leclerc. Ma l’impressione è che nelle qualifiche di Monza qualcosa si sia rotto.