Gran Premio Cina Pagelle di Formula 1 Gp Cina F1 2014: le pagelle 22 Aprile 2014 Redazione © Mercedes AMG F1 Questo quarto appuntamento stagionale ci ha regalato diverse sorprese: dal primo podio per Fernando Alonso, al termine di una prestazione strabiliante, ai due misteri Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen che concludono un po’ sottotono il loro week end cinese. Come al solito, Lewis Hamilton dimostra di essere in gran forma, rifilando quasi 20s al compagno di squadra Nico Rosberg che riesce a rimediare, con un secondo posto finale, a un week end così così.Da segnalare l’ennesima buona prestazione di Nico Hulkenberg e l’arrivo a punti, ormai quasi abitudine, per il giovane Daniil Kvyat, la vera sorpresa di questo inizio mondiale. Ma bando alle ciance passiamo ai nostri voti per questo Gran Premio della Cina.Lewis Hamilton: 10. Come possiamo non dare 10 al dominatore dell’intero week end? È in testa alle prove libere ma dice “non mi sento a mio agio con la vettura, penso che abbiamo ancora qualche decimo da tirare fuori”; conquista la pole sotto la pioggia rifilando oltre 6 decimi al secondo classificato; in gara fa quello che vuole, spingendo e gestendo gli pneumatici nel momento giusto. Probabilmente ora sarebbe in cima al mondiale con 4 vittorie se non fosse per il ritiro, dovuto ad un problema tecnico, della prima gara in Australia. Vero, ha una vettura strepitosa, ma lui riesce a sfruttarla al massimo in ogni minimo particolare. Altro garone, quindi, per “Luigino” con la prospettiva del titolo che si avvicina sempre di più a ogni gara che passa.. CANNIBALE. Nico Rosberg: 6,5. Pessima gara la sua. Il passo, essenzialmente, c’era, però è sembrato un po’ “sovrappensiero” durante questo week end: prima i problemi in qualifica (ovviamente comprensibile, guidate voi a 300 km/h sull’acqua..) che lo rilegano in quarta posizione; poi una pessima partenza, in cui viene al contatto con Bottas. Insomma, già qui la sua gara era compromessa nei confronti del compagno di squadra. Da qui inizia la rimonta, che lo vedrà nei giri finali agguantare un secondo posto che gli regala, per un’altra domenica, il primo posto nel mondiale piloti. Diciamo che i 20s presi a fine gara da Hamilton sono lo specchio della sua prestazione.. Forse il passo per stare con Hamilton c’era, però si è complicato la vita da solo. Durante questo week end qualcosa non ha funzionato: difficile capire se sulla macchina (tra l’altro sarebbe interessante capire i problemi sulla telemetria.. Ora si parla addirittura di problemi alla centralina) o se con se stesso. Attenti, però, a non sottovalutarlo, perché Rosberg è un ottimo pilota e potrebbe regalarci una prova d’orgoglio in Spagna.. SVAMPITO.Fernando Alonso: 9. Bhe, difficile trovare aggettivi per esprimere cosa ha fatto Alonso in questa gara. Il podio era l’obiettivo realistico (impossibile pensare di battere il duo Mercedes che, a nostro avviso, si era nascosto il venerdì) e Alonso non si è fatto sfuggire l’occasione. Una partenza che lo vede protagonista nel bene e nel male: scatto fantastico che gli permette di recuperare 2 posizioni per andare anche a insidiare Vettel ma, al contempo, è protagonista di un contatto con Massa (a nostro parere colpa dello spagnolo che, come si vede sia dall’onboard sia dalle riprese frontali si butta sulla destra andando ad impattare con la ruota contro il brasiliano) che non comporta, fortunatamente, conseguenze, anche se le conseguenze potevano essere ben altre. Certamente l’autoeliminazione in partenza di Ricciardo e i misteriosi problemi di Vettel hanno aiutato lo spagnolo a raggiungere questo podio, ma il passo mostrato è stato sontuoso. Inoltre, sul finire di gara, ha lasciato, intelligentemente, passare Rosberg che aveva un passo nettamente migliore, sapendo resistere poi all’arrembaggio finale di Ricciardo. L’unica cosa che gli si può “contestare” è, come al solito, la qualifica: forse, con l’acqua, si poteva fare qualcosina di più, sorvolando sulle difficoltà della Rossa. Chissà, magari una posizione in più in griglia gli avrebbe permesso di conquistare il secondo posto.. Dettagli a parte sicuramente un podio dopo una grande prestazione, di buon auspicio per lui e per il team, sia da punto di vista prestazionale sia sul piano del morale. L’IMMORTALE.Daniel Ricciardo: 8. L’australiano si è tirato un po’ la zappa sui piedi con una partenza non proprio perfetta. Un vero peccato perché quei secondi persi ad inizio gara gli sono costati il tanto agoniato podio perso, vuoi per squalifica, vuoi per problemi tecnici, vuoi per prestazione, già 4 volte. Ancora una volta dimostra di essere lui, al momento, il pilota di riferimento della Red Bull con uno stile che, a sua detta, si adatta perfettamente alle nuove vetture. QUEL SECONDO… Sebastian Vettel: 5. E’ veramente complicato fare una valutazione che possa soddisfare tutti, quindi cercherò di fare un approfondimento con voi. Vettel si è forse giocato la gara non per colpa sua, ma per colpa della Red Bull. Questo perché quando il tedesco era dietro Alonso, dopo il primo stop, ha ceduto di botto, come se fossero finite da un’istante all’altro le gomme. A quel punto cosa dovresti fare? Lo chiami ai box e passi da una tattica a due soste a una a tre soste: in questo modo non deve tentare di fare più giri possibili con quel set ma, anzi, può spingere, perché ha un set in più da sfruttare. Cosa fa, invece, la Red Bull? Lo lascia fuori 10 giri in più del necessario (ci riferiamo a quando Vettel aveva chiesto di pittare) facendogli perdere un sacco di secondi: eloquente è il fatto che, in palese difficoltà, venga anche superato da una Caterham (certo con gomme nuove, però sempre una Caterham è, ovviamente con tutto il rispetto per il team malese). Attenzione, questo non toglie, però, che Vettel abbia dei grossi problemi nell’adattarsi ad una vettura forse stravolta: la mia opinione è che Sebastian, abituato a girare con un carico aerodinamico impressionante (basta pensare alle Red Bull degli anni passati), mentre ora si trova con un carico nettamente inferiore rispetto visti i nuovi regolamenti. Una specie di conferma, secondo me, arriva dal fatto che nello scorso Gp la Red Bull ha girato con molto meno carico rispetto ai primi due Gp della stagione per trovare un po’ di velocità di punta in più e Ricciardo ha commesso molti errori, proprio per mancanza di carico in frenata. Forse sogno, forse sbaglio, però non mi sembra che sia una “baggianata” anche tenendo in considerazione le parole di Horner.. Insomma, per questa gara do 50/50 come colpa della disfatta. RIMANGONO DUBBI.Nico Hulkenberg: 7. Lui questo Gp l’ha corso nell’ombra ma alla fine i punti li porta sempre a casa. Chiariamoci subito: per questo Gp era impensabile mantenere il passo di Mercedes, Ferrari e Red Bull. Alla fine guadagna un sesto posto che vuole dire punti: punti “pensanti” che gli consentono di essere quarto in classifica mondiale. Sono proprio curioso di vedere dove sarà a metà campionato. IL CAVALIERE DELLE TENEBRE.Valtteri Bottas: 6,5. Una gara fatta di alti e bassi: a inizio gara ha la buona idea di divertirsi e giocare agli autoscontri con Rosberg perdendo qualche posizione. La sua gara, a quel punto, è stare con Hulkenberg e ci riesce anche, perdendo quella sesta posizione per soli 5 decimi.. Probabilmente con un pizzico di velocità di punta in più, un pizzico di velocità in più al pit (tra l’altro giornata disastrosa in Williams sotto questo punto di vista) e un pizzico di convinzione in più gli avrebbero permesso di arrivare nei top 6. SEMPRE LI’, LI’ NEL MEZZO.Kimi Raikkonen: 4. Che disastro. Certo, ci sono mille scusanti e hanno anche un loro perché: dalla macchina impostate (anche giustamente, visto che l’ha sviluppata lui) sulle esigenze di Alonso, opposte a quelle di Kimi, alla prima sessione di libere saltata per problemi elettrici che non gli ha permesso di fare il setup per la gara (e si vede quando il finlandese nel tentare di fare la curva, non la fa normalmente, ma proprio buttandoci la vettura dentro, un po’ alla cieca, sperando che vada tutto bene).. Però anche Kimi, dopo i timidi segnali di ripresa in Malesia e in Bahrain qui sembrava non esserci, è come se non avesse corso. La prestazione secca c’era, anzi basta guardare i giri veloci o i primi giri dopo il pit: i tempi di Raikkonen ed Alonso erano pari pari. La vera differenza era che Alonso sapeva gestire le gomme (una delle sue qualità), mentre Raikkonen no (come ammetterà a fine gara, dichiarando di aver distrutto subito gli pneumatici posteriori). Raikkonen lo potremo valutare dal post Spagna, perché nella terra di Alonso arriveranno i primi importanti aggiornamenti che, forse, renderanno più facile la vettura da guidare, giovandone anche per Raikkonen. Oggi Kimi si è beccato un minuto da Alonso e questa, purtroppo per noi tifosi di Kimi, è una cosa che deve far riflettere.. Io però ci credo, quindi forza. SVEGLIA KIMI, SIAMO IN PRIMAVERA, L’INVERNO È FINITO.Sergio Perez: 5. Il podio in Bahrain sembrava aver magicamente risollevato il messicano che, dopo un avvio di stagione disastroso, aveva mostrato l’orgoglio andando, appunto, a conquistarsi la terza posizione nella sabbia bahrenita. Oggi è tornato nell’oscurità e si becca oltre 25s dal compagno di squadra. DESAPARECIDOS.Daniil Kvyat: 8. 4 gare, 3 volte a punti e tutto da esordiente. Niente male ragazzo, niente male. LA VERA SORPRESA.Felipe Massa: sv. Certo che quando uno è sfortunato è proprio sfortunato. In quattro gare una glie la rovina Kobayashi, n’altra il team con una strategia molto discutibile e sempre un’altra il team con un pit stop che non sembrava neanche di una squadra di Formula 1. Sbagli la gomma da portare (ricorda il caso curioso della gomma scomparsa nel pit stop di Irvine nel 1999) e poi non riesci neanche ad avvitarla: insomma, li il brasiliano perde un minuto e la gara è andata. Aveva il passo per stare con le Red Bull? Forse.. BACIATO DALLA (S)FORTUNA.Romain Grosjean: 8. Romain ha fatto un gran week end. Con una Lotus che sicuramente non si può definire da centro classifica, prima conquista la top ten, poi fa una grande partenza arrivando intorno alla settima posizione. Poi qualcuno ha pensato che stesse andando troppo bene e lo mette alla prova, facendogli saltare la quarta marcia. Da li a ritiro la strada e breve e, purtroppo per lui, un altro 0 in classifica che non rende onore alla sua prestazione. Tags: GP Cina Continue ReadingPrevious Gp Cina F1 2014: un’iniezione di fiducia per la FerrariNext Pirelli e Bottas volano sull’acqua durante il GP di Cina