Gp Brasile: le pagelle di Interlagos 10 Novembre 2014 Giuseppe Lucera Ecco le pagelle del Gp di Interlagos, Gp che ha visto l’orgogliosa risposta di Nico Rosberg allo stradominio di Lewis Hamilton. La risposta del tedesco arriva alla vigilia dello scontro finale ad Abu Dhabi. Per la Ferrari un altro Gp sottotono ma non è stata l’unica a deludere. Vediamo nel dettaglio come sono andate le cose. Sebastian Vettel: voto 6. Da uno come lui che in qualifica si piazza al 6° posto a pochi centesimi da Button, ci si immagina che in gara possa esserci molto di più. E invece non c’è nient’altro che una posizione guadagnata (conclude 5°) ma sempre dietro a Button, con un distacco che, questa volta, sale a quasi 3” dal britannico. Poca roba. Daniel Ricciardo: voto 5. Anche la gara di Ricciardo è stata ampiamente sotto tono. Potremmo anche aggiungere che l’intero week end è stato deludente, basti guardare le qualifiche. In gara, poi, non è mai stato protagonista e, ad un certo punto della gara, un guasto alla sospensione (Red Bull da 3 in pagella) lo mette ko. Peccato, Interlagos poteva essere un circuito in cui la Red Bull poteva esaltarsi. Nico Rosberg: voto 10. Nico ottiene una grande vittoria in un circuito per piloti veri e in un momento delicatissimo della sua carriera. Il 10 in pagella è, appunto, per aver saputo reagire all’enorme pressione che ha dovuto sopportare in questa settimana dopo la batosta di Austin e che dovrà sopportare fino ad Abu Dhabi. Restano, però, zone d’ombra su questo suo successo, come i 7” di vantaggio spariti in pochi giri dopo l’errore di Hamilton. Rischiava di farsi beffare. Lewis Hamilton: voto 9. Il feeling di Hamilton con Interlagos, nonostante il mondiale vinto nel 2009, non è mai stato altissimo. Un’altra conferma è venuta in questo week end in cui è stato costantemente inferiore a Rosberg. Nico, forse, ha reagito con la forza della disperazione, la stessa con la quale Hamilton si è messo a testa bassa per recuperare l’ampio divario che lo divideva da Rosberg dopo il testa coda. Poi, una volta raggiunto Nico, ecco lo “strano” congelamento di posizioni che ha chiuso la gara. Gli conviene togliersi il muso lungo che aveva nel dopo gara e concentrarsi per l’ultimo Gp. Fernando Alonso: voto 6. Niente di straordinario nella gara di Fernando qui ad Interlagos. Anche per lui, come per Hamilton, il feeling con il tracciato paulista non è alto ma ancora più basso è quello che ha con la Ferrari che lo manda in qualifica con il Kers scarico. Elkann, ai box, dice di vedere negli occhi degli uomini Ferrari la grinta per tornare a vincere. Se lo dice lui… al momento basterebbe solo quella per ottenere il podio che da un pò di tempo è off-limits per i ferraristi. Nel duello finale con Raikkonen, la Ferrari dimostra di aver lasciato Alonso da solo. Kimi Raikkonen: voto 6. Una gara discretamente buona quella del finlandese che, in un’edizione del Gp del Brasile in cui serviva trattare bene le gomme, ha dato sfoggio della sua tecnica e pulizia di guida. Kimi ha bisogno di una vettura che non deve essere “maltrattata” o spremuta, ma trattata con i guanti. Il problema è che la F1 è cambiata e non so se valga la pena costruire una macchina così solo per lui. Nel finale non cede la posizione ad Alonso anche perchè il team lo lascia libero di battagliare con l’asturiano. Jenson Button: voto 8. La F1 sta per salutare un pilota così, uno poco appariscente ma dalla pulizia e finezza di guida squisite. Nessuno avrebbe scommesso su un ottimo piazzamento della McLaren ad Interlagos, forse neanche gli uomini di Woking. Ma Jenson è stato impeccabile. P.S. da un camera car è stato possibile notare come, in certi tratti del circuito, usasse la tecnica di guida utilizzata quest’anno nel WEC, il “Lift and Coast“. Inizia ad abituarsi all’endurance. Kevin Magnussen: voto 6. Stessa vettura di Button ma risultati diversi. Già il solo fatto di aver concluso a più di 20” dal proprio compagno di squadra basterebbe a conferirgli un’insufficienza ma, se consideriamo che guida una delle peggiori McLaren di sempre e che oggi, con questa monoposto, ha segnato dei punti, allora il 6 può andare bene. Pastor Maldonado: voto 5. Il “magic moment” di Austin sembra essere già svanito e la Lotus sembra essere già tornata al grigiore che ha caratterizzato questa sua stagione. Maldonado porta la sua vettura al margine della zona punti ma non riesce a fare meglio del 12° posto. Mediocrità. Romain Grosjean: voto 5. Lo stesso discorso può essere fatto per Grosjean. La sua Lotus è tornata a livelli di mediocrità inquietanti. Tuttavia, la gara è stata segnata anche da parecchie penalizzazioni che avrebbero potuto agevolare i due del team di Enstone, cosa che, invece, non è avvenuta. Alla fine è costretto al ritiro. Felipe Massa: voto 9. “O senhor” di Interlagos. Dicevamo dello scarso feeling di Hamilton e Alonso con questo tracciato. Ecco, con Massa è l’esatto contrario. Porta sul podio una Williams che sovrasterzava parecchio e con la quale fa di tutto per complicarsi la vita ai box. Supera le difficoltà e fa felice lui, la sua famiglia e la torcida. Bravo! Valtteri Bottas: voto 4. Lui, a differenza di Massa, è vittima dei ritardi che subisce in pit lane. Però è colpevole di non essere riuscito a tenere lo stesso passo gara di Felipe in tutto il resto del Gp. Già dopo pochi giri ha iniziato a vedere la sagoma del proprio compagno farsi sempre più piccola, fino a sparire. Peccato per questo finale di stagione un pò sottotono. Continua a mancargli la vittoria. N. Hulkenberg: voto 6; S. Perez: voto 5; A. Sutil: voto 5; E. Gutierrez: voto 5; D. Kvyat: voto 5; J. E. Vergne: voto 4; Tags: 2014, Fernando Alonso, GP Brasile, Interlagos, Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton, Mercedes AMG Petronas, Nico Rosberg, Scuderia Ferrari