Formula 1 | Verstappen torna sul duello con Ricciardo: “Fosse stato un altro, lo avrei spinto un po’ più largo”
Dopo l’aggressività, forse eccessiva, mostrata in Ungheria e in Belgio con le Ferrari, in fase di difesa, a Sepang Max Verstappen non ha voluto prendersi il minimo rischio nel duello ravvicinato con il compagno Daniel Ricciardo. Perché? “Semplice – risponde Max -, è il mio compagno di squadra e non aveva senso rischiare di scontrarci. Ci fosse stato un altro, alla Curva 6 lo avrei spinto un po’ più largo e avrei guadagnato la posizione. Ma con il mio compagno non aveva senso farlo”.
Un approccio che dimostra la maturità agonistica del giovane olandese, che in quel frangente aveva gomme più fresche rispetto a Ricciardo. Ma, anche se il duello tra le due Red Bull ha fatto perdere tempo a Verstappen, dal muretto non c’è stata alcuna istruzione. La Red Bull è riuscita così a mantenere l’armonia all’interno del team: immaginiamo solo se Horner avesse ordinato a Ricciardo di farsi da parte per lasciare sfilare Verstappen, che in quel momento disponeva di pneumatici più performanti, quali polemiche sarebbero nate…
Invece, da un duello potenzialmente nocivo per l’equilibrio interno al team, la Red Bull è uscita ancora più rafforzata. Entrambi i piloti hanno combattuto rispettandosi l’un l’altro e allo stesso tempo hanno apprezzato l’approccio del muretto, che ha dato loro massima libertà, nonostante in quel momento Verstappen fosse sensibilmente più veloce del compagno.
“Abbiamo dimostrato che possiamo lottare con rispetto e correttezza – ha voluto sottolineare Vertappen – e questo ci dà un sacco di fiducia per il futuro”. Gli ha fatto eco Daniel Ricciardo: “Sì è vero, Max godeva di gomme più fresche delle mie, ma non mi è mai passato per la testa che il team potesse ordinarmi di lasciarlo passare. Non l’ho mai pensato neanche per un secondo. E sono contento che ci abbiano lasciato battagliare in pista”.
“Il duello è stato molto corretto – ha continuato Ricciardo –, magari dalla TV è sembrato che alla Curva 5 io e Max stessimo per buttarci fuori, perché dall’angolazione della telecamera sembravamo molto più vicini di quanto non lo fossimo in realtà. Invece lo spazio c’era e alla fine abbiamo dimostrato che, anche in un duello così intenso, abbiamo saputo pensare al bene della squadra“.
Max Verstappen ha voluto poi sottolineare di non sentirsi affatto deluso, nonostante la vittoria gli sia sfuggita per poco. “Macché, non sono per niente amareggiato. Un secondo posto è sempre un ottimo risultato, ma quello che conta è che avevamo un grandissimo passo gara. Forse sono stato un po’ sfortunato con la seconda Virtual Safety Car, che mi ha obbligato ad accodarmi a Ricciardo durante il pit stop. Ma, cosa volete, ho una carriera lunga davanti a me e di certo non sto qui a lamentarmi per una singola gara…”.