Formula 1 | Test Barcellona, Day-5: danza a due, Ferrari, Mercedes
Riprendono le attività in vista di Melbourne, primo appuntamento del mondiale di Formula 1 2018. Sempre lì, sulla palestra delle regine a ruote scoperte, lì dove sono un abitué i test F1 di inizio stagione. Lì dove, l’aerodinamica trova il miglior pane per i suoi denti. Barcellona, circuito del Montmeló. Una danza tra Ferrari e Mercedes, riaperta in questo Day-5, nonostante l’inizio di un lavoro più intenso ed intricato, relativamente le configurazioni tecniche finali da dover definire per l’inizio del mondiale.
Continua ad imperversare una granitica affidabilità. W09 EQ-Power+ e SF71H proseguono senza la benché minima noia tecnica le giornate di testing. Mercedes adotta tutte le componenti già introdotte al tramonto della prima ondata di prove della settimana scorsa. Ali anteriore e posteriore nuove, e turning vanes sotto, lato muso, già dal mattino con Valtteri Bottas. Ferrari si porta dietro un bel cassone in legno di componenti nuovi da montare, testare sulla monoposto in questa ultima quattro giorni catalana.
Long run a gogò, sia per Sebastian Vettel, che per Bottas e Lewis Hamilton, testanti le vetture sia con compound soft, che con compound medium. Proprio con la mescola dalla fascia bianca, la SF71H ha conseguito il miglior crono della sessione, 1:20.396, a circa un secondo da quello fatto segnare a pari condizioni di gomma, non di meteo, da Hamilton nel Day-4. Il tempo rispecchia il lavoro della Ferrari, volto essenzialmente a prove comparative, verifiche aerodinamiche, e capacità di utilizzo delle coperture della rossa. Il tutto per un totale di 168 giri. Stessa tipologia di testing da parte della stella a tre punte, con entrambi i piloti, 174 giri in due.
Red Bull, dopo attento esame di coscienza, sembra iniziare a fare sul serio. Max Verstappen mette in scia la sua RB14 alla rossa ed all’argentea, mostrando consistenza su gomme medium, e buoni riscontri cronometrici assoluti. Non senza qualche piccolo intoppo verso gli ultimi minuti del pomeriggio. Un computo di 127 giri per l’olandese volante, terza miglior prestazione di giornata, 1:20.649, alle spalle della W09 #77, 1:20.596. Davanti la W09 #44, 1:20.808. Distacchi risicati, una riprova dell’approccio trasversale a tutti i team, intenti a macinare chilometri, a raccogliere dati in sessioni in pista medio-lunghe, per saggiare le soglie di affidabilità, la tenuta prestazionale della nuova gamma Pirelli a dispetto di un buon quantitativo di carburante a bordo.
Honda fa il paio alle power unit migliori del lotto, dimostrando a bordo di Toro Rosso di aver risolto gran parte dei problemi imperversati nei tre anni in McLaren. Dalla scuderia di Faenza non mancano feedback positivi lato prestazioni, 1:20.973, il tempo del francese Pierre Gasly, sebbene scende il computo dei giri percorsi, solo 54. Forse, un comunque inizio di rivincita sulla ripudiante partner storica, la McLaren, che rimane ferma al semaforo verde di inizio giornata per noie tecniche. Con Stoffel Vandoorne al volante, la arancia di Woking ha accusato un blackout elettrico in mattinata, ed un problema di natura idraulica al pomeriggio. Solo 38 i giri percorsi.
Gli altri figuranti, iscritti al mondiale 2018, si avvicinano come tempi alla triade dei migliori, un dato positivo, sicuramente. Un dato che lascia intendere che le prestazioni assolute di queste avveniristiche vetture 2018 sono ancora lontane dall’essere espresse sull’asfalto. Anche considerando il per ora limitato utilizzo delle mescole più morbide a disposizione dei team. Ultrasoft ed Hypersoft, che faranno la ricomparsa, forse, già da domani, Day-6 dei test F1 2018 al Montmeló.
Del Day-5 la classifica dei tempi, si, proprio questi di seguito riportati.