Formula 1 | Symonds valuta modifiche per la griglia di partenza

Con l’avvento di Liberty Media la F1 si sta trasformando in un autentico laboratorio: un team di specialisti è al lavoro da tempo per stabilire che sembianze avrà il Circus del futuro, un lavoro che va dalle modifiche regolamentari alle soluzioni per aumentare lo show.

Symonds è al lavoro assieme al team degli specialisti di Ross Brown e in una recente conferenza ha spiegato alcune delle proposte sul tavolo. Non mancando di criticare alcune controverse scelte del passato.

“Siamo entusiasti di utilizzare ambienti virtuali come quelli degli Esports per testarne l’efficacia. Ti danno la possibilità di fare cose che altrimenti non puoi simulare”.

“Vi dò un esempio di qualcosa a cui abbiamo pensato quest’anno. Per un certo numero di anni, la griglia di partenza per la F1 è stata ‘scaglionata’ (due vetture per fila, ndr)”.

“Non sempre è stato così. C’era un tempo in cui, abbiamo una foto nel nostro consiglio di amministrazione a Londra presumo scattata a Monza che lo testimonia, partivano quattro macchine in prima fila“, analizza

“Cosa accadrebbe se lo facessimo di nuovo? Non è possibile simularlo facilmente. Possiamo andare nel nostro gruppo eSports e possiamo dire ‘ragazzi, cambiamo la griglia, facciamo 20 gare. Ma noi non dobbiamo simulare gare di 300 km, ci interessano solo i primi tre giri, poi vediamo cosa succede. Riusciremmo così  ad ottenere un primo giro molto più emozionante o avremo un’enorme collisione alla prima curva?”, si chiede Symonds.

“Simulando, e osservandolo statisticamente, possiamo iniziare a capire queste cose, per poi prendere decisioni sulla base dei risultati ottenuti, un mantra che predico abbastanza regolarmente”.

“Alcuni potrebbero ricordare che un paio di anni fa, qualcuno che non è più coinvolto in F1 decise che sarebbe stata una buona idea cambiare il format delle qualifiche”, ha detto riferendo all’inizio della stagione 2016. Allora il nuovo format voluto da Ecclestone fu fortemente criticato per poi essere immediamente modificato

“Non furono fatte simulazioni (prima di metterlo in pratica, ndr). Alcune persone con un quoziente d’intelligenza in doppia cifra lo hanno analizzato e hanno deciso che sarebbe stato un disastro, come in effetti è accaduto”.

“Come possono accadere cose del genere? Non possiamo permettere che succedano di nuovo.” conclude l’ex tecnico Williams.