Formula 1 | Stuart Pringle: “Se Liberty Media continua così, molti tracciati lasceranno il circus”
Il 2019 sarà l’ultimo anno di Silverstone in Formula 1 e il circuito inglese si appresta a lasciare il circus lasciando dietro di sé diverse polemiche.
Stuart Pringle, amministratore delegato della pista, ha lanciato una frecciatina non poco velata, puntando il dito contro l’attuale gestione del circus, che a detta sua potrebbe presto diventare la causa dell’abbandono da parte di molti dei circuiti più importanti.
Già negli ultimi giorni gli animi si sono riscaldati, coinvolgendo Liberty Media e lamentando una certa insoddisfazione nei confronti degli organizzatori dei Gran Premi: ma la situazione è destinata a surriscaldarsi ulteriormente, se si pensa che il 2019 sarà l’anno della scadenza di diversi altri contratti che ora legano alcuni circuiti alla Formula 1.
La situazione è resa ancora più tesa per via dell’annuncio, da parte dei proprietari del circus, della volontà di introdurre tra le tappe dei prossimi anni nuovi circuiti, sparsi in diverse e impensabili zone del mondo.
Questo è uno dei principali punti che proprio Pringle ha toccato nella sua lettera a Liberty Media, che ha voluto sottolineare anche l’estrema insoddisfazione di diversi organizzatori nei confronti dell’attuale situazione contrattuale che li lega al mondo dell’alta velocità.
Silverstone, Monza, Barcellona, Hockenheim e il Messico sono tutti circuiti il cui contratto scadrà proprio alla fine della stagione 2019 e tutti sono naturalmente motivati a migliorare le opzioni contrattuali per cercare di rimanere all’interno del circus.
Tuttavia, esigono anche di essere trattati tutti allo stesso modo, chiedendo cambiamenti vantaggiosi ai boss del circus e minacciando di andarsene nel momento in cui non fosse possibile individuare un compromesso.
“Siamo stati in silenzio fino a questo momento, ma siamo molto preoccupati per la salute futura della Formula 1 sotto la direzione attuale. La gente è sconvolta. Sembra che Miami sottoscriverà un contratto gratuito con la Formula 1 e questo non è mai successo. […] Se le cose vanno avanti così, la Formula 1 correrà su circuiti di seconda categoria o non correrà affatto”.
Insomma, dopo aver dato l’idea di essere disposta a portare delle innovazioni in Formula 1, Liberty Media si è forse spinta troppo in là, incontrando e scontrandosi con il malcontento di chi fa parte del circus ormai da diverso tempo e che proprio non se la sente di essere trattato in questo modo.