Formula 1 | Russell sul disastro Williams: “Dobbiamo tenere il team motivato”

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© Williams Press Area

Lo stato disastroso in cui versa il team Williams rischia di tarpare le ali a George Russell e Robert Kubica ancor prima che inizi il campionato. Entrambi i piloti del team britannico affronteranno una stagione delicata nel 2019: Russell deve costruirsi il futuro ed è chiamato a dimostrare il suo potenziale da subito, Kubica deve offrire prestazioni convincenti per rimanere nel Circus. L’incubo di entrambi è che la FW42, per ora relegata a fanalino di coda, “uccida” il loro talento, non potendo permettere loro di dimostrare prestazioni all’altezza.

La situazione della Williams sembra peggiore anche rispetto allo scorso anno, visto che la FW42 è arrivata a Barcellona solo mercoledì scorso ed è indietro sia nel chilometraggio che in termini di prestazioni. George Russell, che debutta quest’anno in Formula 1, non vuole però scomporsi di fronte a così tante difficoltà: “Finché non sei coinvolto in questo ambiente, non hai nemmeno idea di quanto lavoro ci sia da completare per preparare una vettura di Formula 1. Non me l’aspettavo neanch’io prima di arrivare qui”.

“Sono stato in fabbrica a gennaio e ho visto cose incredibili. Questo è il secondo anno che trascorro all’interno di un team di Formula 1 e vi posso assicurare che c’è un sacco di lavoro dietro all’installazione anche del più semplice pezzo. Team che perdono i test per ritardi nel montare la vettura li abbiamo già visti. Ad esempio, la Force India nel 2015, che poi nel campionato costruttori terminò al quinto posto. I test non assegnano punti, quindi aspettiamo le gare per vedere.

“Il nostro lavoro di piloti consiste anche nel motivare un po’ tutto il team. Ovviamente si respira aria di frustazione: nessuno è felice per i problemi che abbiamo incontrato recentemente. Dobbiamo solo restare positivi, perché il caso della Force India nel 2015 dimostra che si può vivere un grande anno pur avendo un inverno terribile. Non è la fine del mondo, non abbiamo perso nessun punto per essere arrivati in ritardo ai test”.

Russell però non nega la frustrazione provata a inizio della scorsa settimana, quando si trovava a Barcellona ma senza macchina nel box. “Non è stata una bella esperienza, anzi è stato abbastanza seccante starsene al box senza poter girare. Ma so che questa situazione non ce la siamo cercata. Mentre io ero a Barcellona, il team stava lavorando alacremente per approntare la vettura, quindi non c’è ragione di innervosirsi troppo“.