Formula 1 | Ecco perché dobbiamo temere la McLaren-Honda nel 2017
Avrà luogo il ritorno di quello che è il vero mito McLaren-Honda? Fino allo scorso anno la risposta a questa domanda sarebbe stata negativa, senza ombra di dubbio. Tuttavia, oltre ai passi da gigante compiuti quest’anno, la risposta sembra prendere la strada del sì, e in un futuro non troppo lontano.
Il 2017, come è noto, sarà un anno di profondi cambiamenti in Formula 1, con importanti modifiche apportate sia al regolamento tecnico sia al regolamento sportivo. McLaren è detto essere il team che potrà beneficiare maggiormente da tali cambiamenti, venendo aboliti tutti gli elementi che hanno evidenziato i loro errori.
In primo luogo, il regolamento tecnico ha subito una vera e propria rivoluzione nell’ambito dell’aerodinamica: le vetture saranno infatti 3 secondi più veloci e saranno dotate del 30% circa di carico in più rispetto alle monoposto 2016.
Ciò che sarà sfuggito a molti è che questa proposta è stata presentata proprio dalla McLaren a Ginevra lo scorso febbraio. Pertanto è stato proprio il team di Woking a indirizzare il regolamento della prossima stagione, mentre l’idea della Red Bull è stata respinta perché ritenuta troppo estrema.
L’equipe di Peter Prodromou proseguirà inoltre con lo sviluppo pionieristico di soluzioni testate, seppur in fase embrionale, nel 2016. In particolare verrà evoluta la rivoluzionaria ala posteriore con fessure alte e strette ai lati, finalizzate all’aumento di carico e alla riduzione del drag, unita alla correzione dei difetti che presenta il telaio 2016, troppo lento nelle curve veloci.
Sul piano del motore i segnali si fanno ancor più incoraggianti, a cominciare dall‘eliminazione del sistema dei tokens. McLaren-Honda, infatti, è stata costretta nelle retrovie nel 2015 proprio a causa di tale sistema, che con soli 9 gettoni a disposizione non ha consentito ai nipponici di correggere il problema congenito della power unit: l’MGU-H troppo piccolo. Questo forte limite non esisterà più nel 2017, dato che saranno consentiti sviluppi in-season sul motore senza restrizioni.
Le regole 2017 possono essere considerate ” ‘a livella” delle prestazioni, garantendone la convergenza tra i vari team. Nonostante ciò, l’intuizione McLaren sull’impossibilità di vincere come team clienti si è rivelata corretta, soprattutto poiché la struttura dualistica della squadra con Honda consente al motorista di continuare il lavoro nella pausa estiva. Squadre come Renault e Ferrari secondo il regolamento dovranno al contrario chiudere i battenti, in quanto prive di divisioni tra reparto motore e reparto telaio.
Honda porterà avanti il size-zero concept con cui ha debuttato un anno fa, perfezionato quest’anno. Anche questo aspetto, nascente da una filosofia totalmente diversa da quella degli altri team, rappresenterebbe una possibilità in più di scalare la classifica.
Oltre ai puri concetti tecnici, le risorse di cui McLaren-Honda può usufruire sono promettenti: in primis dall’ampliamento della sede giapponese a Milton-Keynes, costruita anche per un’eventuale fornitura a un secondo team. Restando però focalizzati sul 2017, non solo a Sakura ma anche nel Regno Unito, il gruppo di lavoro per l’anno prossimo è stato separato da quello impiegato nel 2016. Uno sdoppiamento funzionale e altamente organizzato, basato su un ininterrotto lavoro che fa ben sperare.
Degna di nota è inoltre la velocità di reazione dell’outfit inglese, che nel 2016 ha mantenuto la promessa di approdare nel Q3, obiettivo mancato nel 2015. Al GP Spagna, Fernando Alonso ha portato la sua MP4-31 nella top 10 per la prima volta, comparendo nella lotta per la pole altre 4 volte finora. Jenson Button non ha fatto meglio dello spagnolo, ma è comunque riuscito a batterlo nel miglior piazzamento in griglia: 3° in Austria sul bagnato, approfittando delle penalizzazioni di Rosberg e Vettel.
Per Fernando Alonso l’obiettivo 2017 è il titolo, o quantomeno la chiusura del gap con Mercedes, che sarebbe una dignitosa conquista considerato il deficit iniziale. Nonostante il lavoro da completare sia ancora ingente, McLaren-Honda potrà affermarsi come autentico sfidante nelle posizioni che contano, tra gli occhi di increduli detrattori e accaniti tifosi.