Formula 1 | Paddock con piloti più presenti è la soluzione per Bernie Ecclestone!
Box ed hospitality sono sempre stati posti in modo parallelo, per far sì che i piloti nel momento in cui uscivano dai box al lato del paddock, dovevano semplicemente effettuare pochi passi per andare nell’hospitality del proprio team. L’hospitality è in continua evoluzione, infatti nelle gare continentali vi sono i motorhome che ormai sono diventati delle strutture multipiano, invece in quelle extra-europee ve ne sono alcune che sono dei fabbricati, fino ad arrivare a Shangai, in cui per hospitality vi sono le palafitte.
Tutto ciò, secondo Bernie Ecclestone, rende il rapporto tra piloti e resto del paddock (tifosi, giornalisti e fotografi) troppo distaccato, perciò ha ben pensato di invertire le posizioni di box ed hospitality, per “complicare la vita” ai piloti, che così saranno costretti a percorrere un tragitto ben più lungo, rispetto a quello che erano abituati a percorrere solitamente.
Bernie Ecclestone ha già attuato questa sua idea durante il Gran Premio del Messico, per dare vantaggio ai pochi tifosi presenti, fotografi e giornalisti che così avrebbero più possibilità di intrattenersi con i piloti, che adesso sono obbligati a percorrere un tragitto più lungo all’interno del paddock. Tutto ciò nasce dal comportamento di alcuni piloti, ritenuto scorretto da parte di Bernie Ecclestone. Tra gli atteggiamenti incriminati vi sono gli onnipresenti occhiali da sole, utilizzati anche nella gara in notturna di Singapore, poi l’utilizzo delle cuffie per isolarsi dal mondo con la musica, ed infine la corsa, che permette ai piloti di avere un’ottima scusa per fuggire da sguardi, foto ed interviste, che a volte sono fin troppo indiscreti e inopportuni.
Infatti a volte i piloti evitano qualsiasi approccio con il resto del paddock, a causa di giornalisti e fotografi troppo invadenti ed addirittura aggressivi, che non capiscono quando è davvero il momento buono per approcciarsi ai piloti. Anche se è pur vero che non tutti i piloti sono disponibili come Daniel Ricciardo, che ha sempre un sorriso per tutti. E’ tutta questione di rispetto reciproco, sia da una parte che dall’altra, perché se i piloti sono l’unico mezzo per far avvicinare i tifosi ad una Formula 1 che perde sempre più consensi è anche vero che il resto del paddock deve capire che ci sono momenti in cui la concentrazione e la tensione è alle stelle, quindi è naturale che i piloti in tali momenti vogliano isolarsi dal mondo.