Formula 1 | Mercedes e Renault sospettano sui 38 CV in più della Ferrari
Quando un top team vince da fastidio. La Ferrari torna ad essere presa di mira dai top team e questa volta viene presa di punta la power unit della scuderia italiana. Come ha fatto a guadagnare 38 cavalli in più dal Canada?
Dal gran premio di Montreal la SF71h è parsa nettamente superiore a tutte le altre monoposto sui rettilinei, dove generalmente era la Mercedes che dominava in quei settori. Da quel gran premio in poi la Ferrari ha dominato su quei circuiti dove contava il motore, specialmente Silverstone (casa Mercedes).
La rossa di Maranello ritorna così l’osservata speciale della FIA. In questa stagione gli ingegneri della Ferrari hanno visto diverse volte gli uomini FIA, chiamati diverse volte dai team avversari. Si è passati dagli specchietti illegali/rivoluzionari aboliti al famoso caso batterie.
In quella circostanza la FIA pensava che Ferrari utilizzasse l’energia elettrica che aveva immagazzinato in maniera maggiore degli 4 megajoule consentiti. Riusciva a farlo, secondo la FIA, eludendo il sensore dell’output degli accumulatori.
Dopo alcune gare di silenzio, ora i team ritornano all’attacco. Secondo AMuS, i propulsori della Ferrari avrebbero avuto un aumento di potenza non improvvisa, bensì in due momenti: il primo è avvenuto a Montreal, ma in misura minore; il secondo in Austria, ma più deciso. Tutto questo è avvenuto dall’arrivo della Pu spec 2, ma sembra che l’elemento cardine dell’incremento dei CV sarebbe il software del sistema della logica d’uso dell’ibrido.
In queste due gare la Ferrari ha avuto un aumento di 38 CV. Questo incremento generalmente i team lo vedono in due anni di lavoro.
Al momento la FIA non ha dichiarato nulla al riguardo. Gli ultimi provvedimenti che aveva richiesto la FIA sono stati fatti dopo Monaco, ossia quando la Ferrari ha dovuto impostare un secondo sensore per poter controllare come lavorare la power unit in termini di energia elettrica. Vedremo se ora verrà fatto qualcosa in più.