Formula 1 | Martin Brundle: “La pazienza di Fernando Alonso è agli sgoccioli!”

Credits: © McLaren Press Area

Martin Brundle ex pilota di Formula 1 e commentatore televisivo, ha espresso ciò che pensa a riguardo della difficile situazione di Fernando Alonso. Il pilota spagnolo infatti non può esprimere totalmente il suo talento a causa della sua McLaren-Honda, e dopo tre stagioni in cui è in attesa di una vettura finalmente competitiva, le cose sembra che rimangano uguali anche per il 2017.

Il Gran Premio d’Australia ha confermato la mancanza di competitività della MCL32. Fernando Alonso si è qualificato in tredicesima posizione ed ha lasciato la gara dopo essere entrato in zona punti, a quattro giri dalla fine. A riguardo Martin Brundle ha dichiarato: “Fernando Alonso ha attaccato tutte le aree di frenata e l’apice delle curve come al suo solito, mettendo in risalto il suo talento, nonostante il suo motore Honda l’abbia tristemente sottodimensionato. Mi rendo conto che la sua pazienza possa essere già in rapido declino”.

L’ex pilota inglese ha detto la sua, anche sulla lotta per la vittoria. La Mercedes ha chiaramente dominato le ultime tre stagioni, ma adesso sembra che la Ferrari abbia fatto un passo in avanti e può combattere con la squadra che è campione in carica, infatti a riguardo Martin Brundle ha affermato: “Sebastian Vettel ha dimostrato di essere più a suo agio con la sua Ferrari, rispetto a Lewis Hamilton con la sua Mercedes. Anche se in casa Ferrari devono ancora aspettare per vedere le effettive prestazioni della nuova SF70-H”.

Infine, ai piloti sembra che le nuove vetture siano piaciute, nonostante nella prima gara si sia evidenziata la mancanza di sorpassi. “I piloti dicono che queste monoposto sono più divertenti, seppur più difficili da guidare. L’obiettivo era quello di far diventare le vetture più veloci, passando da tre a cinque secondi, ma non è migliorato il sorpasso. La gara è stata vinta ai box, non in pista, e noi vogliamo cambiare questo aspetto per far diventare la Formula 1 più interessante per tutti” ha così concluso Martin Brundle.