Formula 1 | Luca Ghiotto al debutto con la Williams: “Il mio sogno? Avere un ruolo in un team…”

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In questi giorni di Test in Ungheria sul circuito dell’Hungaroring, le Scuderie di Formula 1 hanno portato all’esordio diversi giovanissimi piloti.

Anche la Williams, ha affidato la vettura ad un giovanissimo pilota, ovvero l’italiano Luca Ghiotto, che è stato visto al volante della FW40, con la quale ha dato sfogo al suo talento, compiendo ben 160 giri, con gomme soft ed un programma di lavoro più alla portata di un pilota esperto, che ad un esordiente, e che Ghiotto nonostante sia stato il suo primissimo test al volante di una monoposto di Formula 1 ha saputo dimostrare di essere capace di svolgere.

Luca al di là della classifica dei tempi, che lo vede undicesimo, ha stupito la maggior parte degli addetti, con un lavoro piuttosto impegnativo, con una vettura perennemente carica di benzina e mescole soft.

A differenza dei suoi “baby” colleghi  che hanno esordito in queste giornate, Luca non ha mai potuto usare set di ultrasoft, e quando ne ha avuto la possibilità di montare l’unico set di supersoft a disposizione, le cose non sono andate come previsto.

A proposito di questa sua giornata di esordio, Luca Ghiotto ha rilasciato un’intervista, spiegando le sensazioni provate, e come sono andate le cose. Ed ecco quindi le prime parole del pilota italiano: “Chiariamo, la giornata è stata bellissima, se proprio voglio trovare un difetto è stata l’impossibilità di girare con l’unico set di supersoft che avevo a disposizione. Appena sono uscito dalla pit-lane ho trovato le bandiere rosse e… amen”.

Sulle tante novità della giornata, Ghiotto ha così commentato: “Sono stato sorpreso da alcune cose e meno da altre. Il motore, ad esempio, non mi ha stupito come l’aerodinamica! Giro dopo giro avevo la sensazione di essere vicino al limite, ma quando osavo di più capivo che ce n’era ancora! Devo dire che anche la mole di lavoro che il team mi ha affidato mi ha stupito non poco, 160 giri in un giorno non è certo poca cosa. La squadra aveva un programma molto intenso, che includeva prove di affidabilità di nuove componenti”.

Poi alla domanda se una volta tornato a casa e gli arrivasse una chance, se si sentisse pronto ad affrontarla e se in queste giornate ha trovato i tecnici soddisfatti, Luca risponde così: “Sono stato il pilota che tra il primo ed il secondo giorno ha completato il maggior numero di giri e la squadra mi ha affidato tante cose da sviluppare. Tutto questo mi ha fatto capire che posso svolgere un lavoro da pilota di Formula 1 e se una squadra come la Williams si è fidata di me, vuol dire che avuto fiducia. La squadra ha deciso di provare cose completamente nuove in vista delle prossime gare, e non ho avuto problemi nel sentire il comportamento della monoposto. All’inizio però erano cambiamenti importanti, corposi. Quando invece vengono fatte delle modifiche di minimo impatto, sicuramente diventa tutto più complicato. In ogni caso, riuscivo a sentire quello che cambiavano, il mio resoconto corrispondeva con ciò che gli ingegneri si aspettavano e direi che è andato tutto per il verso giusto”.

Su come sta a livello fisico, e come si è trovato con il carico aerodinamico dopo queste giornate di test e con questa vettura, Ghiotto commenta così: “Sono veramente sorpreso della mia resa perché 161 giri sono due GP e penso nella mia carriera di non aver mai percorso più di 100 tornate. È una macchina molto fisica, ma il power steering aiuta molto. E per  questo sono riuscito a portare a termine tutti i giri senza particolari sofferenze. Sul carico aerodinamico, è stata la cosa più difficile. Quando devi fare un giro spinto e poi rallentare per far raffreddare le gomme, è difficile essere costanti. I primi long-run non sono stati semplici dal punto di vista della costanza, ma dopo due, tre simulazioni sono riuscito a trovare il ritmo giusto. Gli ingegneri sono rimasti colpiti dal fatto che sono riuscito a completare così tanti chilometri senza problemi e a fornire le indicazioni necessarie. Spero quindi che tutti questi complimenti e i tempi ottenuti nel turno della mattinata con le supersoft, possano portare a qualcosa per il futuro”.

A proposito del futuro, per Luca Ghiotto che fin da bambino sognava di guidare una Formula 1, con questi test ha praticamente realizzato questo sogno. A questo proposito, è lo stesso pilota italiano a commentare:Guidare una Formula 1 è un obiettivo che è stato raggiunto ed in questo 2017, è qualcosa di fantastico. Il prossimo sogno? Avere un ruolo in un team. La Williams? Al momento non ha un pilota emergente in un ruolo interno e spero che mi si dia la chance di fare altri test in futuro. Diciamo che vado a casa tranquillo”.