Formula 1, Lewis Hamilton il bad-boy non ci sta: «Non ho vinto 3 Mondiali a caso»
Non si può di certo dire che la stagione 2016 di Formula 1 sia cominciata nel migliore dei modi per Lewis Hamilton. Il pilota inglese della Mercedes è il Campione del Mondo uscente del 2015 e, nonostante i piazzamenti a podio ottenuti sia in Australia sia in Bahrain, è stato doppiamente battuto dal suo diretto avversario e compagno di box, Nico Rosberg, che ha vinto entrambe le tappe iniziali del calendario.
L’inglese, sempre sopra le righe, proprio dopo la gara di Sakhir avrebbe fatto bisboccia fino a fare le ore piccole, verso le 3.30 del mattino del lunedì. Come hanno riportato i colleghi del quotidiano britannico The Sun, Lewis Hamilton avrebbe pubblicato alcuni video su Snapchat, successivamente cancellati, che mostravano il pilota apparentemente alticcio mentre fumava il shisha, un narghilè locale, ovviamente in compagnia di alcune ragazze tra le quali è spiccata la popstar Jess Glynne. Non sono stati in pochi quelli che hanno pensato come quello che potrebbe apparire come un momentaneo calo prestazionale di Lewis Hamilton, sia dovuto al suo stile di vita esuberante tenuto fuori dalla pista.
Il 31enne però non ha preso bene le critiche arrivate a mezzo stampa e attraverso un’intervista esclusiva rilasciata ai colleghi di Auto Moto und Sport, ha voluto difendere il suo stile di vita: «Non sono diventato per ben tre volte Campione del Mondo di Formula 1 per questione di fortuna o altro, basta vedere il numero delle mie vittorie. Ognuno ha il proprio modo di lavorare».
Lewis Hamilton al suo attivo può contare la bellezza di 43 vittorie in Formula 1, dietro solo ad Alain Prost, fermo a 51, e a Michael Schumacher, recordman con 91 affermazioni personali: «Ad esempio, quando mi sono incontrato col mio ingegnere per parlare della partenza, mi ha passato dei fogli che avevo già letto e lui è rimasto sorpreso – ha continuato il pilota inglese – Il fatto che non li abbia letti sotto i tuoi occhi, non vuol dire che non abbia fatto i compiti a casa. Spesso mi preparo mentre sono in volo, non mi piace leggere troppi documenti in una sola volta, magari apro una mail al giorno e la studio intensamente. Io lavoro così».