Formula 1, le pagelle del Gp nel giorno del tris di Rosberg

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Nico Rosberg si è aggiudicato il terzo Gp consecutivo dall’inizio di questa stagione. Il Gp della Cina vinto dal tedesco non è stato mai messo in discussione. Dietro, però, sono successe tante cose, a partire dalla prima curva. Analizziamole meglio attraverso le nostre pagelle.

Lewis Hamilton: voto 7. Dopo la penalità per la sostituzione del cambio, il motore andato K.O. che lo ha retrocesso in ultima posizione, una Sauber che gli è piombata addosso al via e 5 pit stop effettuati, la gara di Hamilton è da giudicare positivamente e, considerato questa valanga di sfiga, aver visto la bandiera a scacchi è stato un successo.

Nico Rosberg: voto 9. La colonna sonora di questo inizio stagione per Rosberg potrebbe essere quella di una nota pubblicità che invitava i telespettatori a “vincere facile“. Sarebbe un errore, però: è vero che Nico non ha dovuto fare niente di particolarmente complicato per vincere, però ha mostrato, cronometro alla mano, prestazioni che non sono state replicate dagli inseguitori. Certo, se i suoi avversari la smettessero di dargli campo libero alla prima curva del primo giro, forse i Gp avrebbero una storia diversa.

Sebastian Vettel: voto 7. Il dubbio è: una gara buttata alle ortiche a causa di una partenza da 5 o una rimonta spettacolare, con sorpassi decisi, da giudicare con un 9? Nel dubbio, 7. La rimonta di Vettel è stata  bellissima, però buttare fuori il proprio compagno alla prima curva non è il massimo. In più, l’intero week end di Sebastian è stato ad alto indice di fallosità (vedi contatto con Bottas o errore nelle qualifiche). Forse, qui in Cina, la Ferrari poteva ambire al gradino più alto del podio.

Kimi Raikkonen: voto 7. Nel suicidio Ferrari alla prima curva, lui è sicuramente la vittima ma non è del tutto esente da colpe, avendo sbagliato vistosamente l’ingresso in curva. Detto questo, sicuramente tanta sfortuna per Kimi. La Ferrari lo rispedisce in pista con una strategia che tiene in considerazione il fatto che il finnico non sia propriamente un gladiatore nei corpo a corpo ma è particolarmente efficace nei long run. E Raikkonen coglie il massimo da una gara compromessa poche centinaia di metri dopo il via.

Daniel Ricciardo: voto 8. Sfortunatissimo. Fora quando era in testa e dice, così, addio alle sue chance di lottare per la vittoria. Quanto, poi, queste chance fossero concrete, è un altro discorso, però “Piedone Dan” ci da dentro alla grande e, contrariamente a Raikkonen che predilige strategie diverse, la Red Bull lo rispedisce in pista dicendogli di sorpassare quanta più gente possibile. Bellissimo il sorpasso su Hamilton.

Daniil Kvyat: voto 8. Bellissima è stata anche la gara del giovane russo. Parte alla grande, manda in confusione Vettel (che porterà avanti una tesi improbabile contro il russo) e coglie un podio di qualità concludendo non molto lontano da Vettel. Se solo la Red Bull avesse qualche cv in più, sarebbero in tanti a tremare nel paddock della F1…

Felipe Massa: voto 7. Forse lo spunto velocistico delle qualifiche è andato via con i suoi anni migliori ma le palle che servono per la gara ci sono ancora. Felipe, questa volta, si è reso protagonista di una gara robusta e testarda. Ha difeso con orgoglio le sue posizioni e ha colto un buon piazzamento. Non male.

Valtteri Bottas: voto 5. Discorso proporzionalmente diverso rispetto a quello del compagno di team. Dopo delle qualifiche promettenti, anche Bottas si fa invischiare nel caos del via e perde tante posizioni. Le prestazioni della Williams in prova, però, lasciavano presupporre che ci fosse tempo e modo per recuperare. Invece niente, la gara del finlandese è stata mediocre. Ogni tanto, qualche duello: tutti persi.

Max Vertsappen: voto 7. Continua la scia di risultati positivi del giovane olandese. L’unica cattiva notizia è che la sua Toro Rosso è apparsa un pò in affanno in un circuito che -ahinoi- possiede delle caratteristiche tecniche simili a tanti altri tracciati del mondiale. Max ha sofferto all’inizio della gara ma nel finale si è scatenato e per poco non prendeva anche Hamilton.

Carlos Sainz: voto 6. La gara del giovane spagnolo è stata all’opposto di quella del suo team-mate. Molto buona all’inizio, un pò calante alla fine. Questione di strategie diverse. Però, al di là delle strategie differenziate, manca a Sainz quella zampata finale che sembra possedere, invece, Verstappen.

Fernando Alonso: voto 7. Torna dopo un Gp di stop e fa una gara interessante. Si trova quasi per caso in terza posizione nelle fasi iniziali della gara. Il team capisce che si tratta di un Gp “strano” e chiede ai suoi due piloti di adottare una strategia di “sacrificio”. Non paga del tutto. Però Fernando sfiora la zona punti e, sebbene la McLaren sia in crescita, rimane sempre una gran cosa.

 Jenson Button: voto 7. Dopo due Gp inguardabili, si da quella “smossa” che in tanti gli chiedevano e si rende protagonista di un Gp che lo vede ancora fuori dai punti ma all’interno del quale si è divertito in alcuni duelli con i suoi colleghi in cui si giocava a chi staccava più tardi. È così che vogliamo Jenson. Quanto alla McLaren, la vorremmo ancora un tantino più rapida.

Kevin Magnussen: voto 5. Gara deprimente. Alla fine, è lo stesso Kevin ad ammettere che, alla Renault, al momento, non ci si sta capendo molto dell’attuale situazione. Però è convinto che questo stallo passerà. Speriamo. Anche perchè questa Renault deludente è l’ultima cosa che serviva per rilanciare la carriera del giovane danese.

Joylon Palmer: voto 3. Inesistente. Ultimissimo e senza una vera e propria giustificazione. Si lamenta di tutto e, penso, abbia anche in parte ragione. Resta però, una gara imbarazzante.

S. Perez: voto 5; N. Hulkenberg: voto 4; R. Grosjean: voto 5; E. Gutierrez: voto 5; M. Ericsson: voto 5; F. Nasr: voto 4; P. Wehrlein: voto 6; R. Haryanto: voto 4