Formula 1, la Ferrari detta legge e vota contro il budget cap 27 Ottobre 2015 Eleonora Ottonello Credits: ferrari.com Per evitare che in futuro il mondo della Formula 1 possa trovarsi a fronteggiare altre situazioni al limite in stile Red Bull, la Federazione Internazionale ha iniziato a lavorare duramente per studiare alcune misure utili ad abbattere i costi di fornitura delle power unit, che attualmente costa circa 20 milioni di euro a stagione a team. Proprio in occasione dell’ultima riunione dello Strategy Group la FIA ha preso il due di picche dalla Ferrari che ha esercitato il proprio diritto di veto sulla proposta di imporre un tetto massimo ai prezzi di fornitura. Secondo alcune indiscrezioni il Cavallino Rampante sarebbe stato fomentato anche da parte della Mercedes, in disaccordo con la proposta della FIA che ha iniziato a lavorare in previsione del 2017 per arrivare alla creazione di un motore standard a un prezzo più economico da girare alle scuderie meno abbienti. Oltre alla conferma del boss Campione del Mondo, Toto Wolff, è stata la Federazione in prima persona a denunciare la presa di posizione da parte della Ferrari: «Nell’ultima riunione dello Strategy Group, la FIA, in accordo con FOM ha suggerito di stabilire un prezzo massimo per motori e cambi da fornire ai team. Nonostante le misure siano state poste a votazione e accettate da larga maggioranza la Ferrari ha deciso di esercitare il diritto di veto riconosciutole da tempo nell’ambito degli accordi in materia di Formula 1», si legge nel comunicato rilasciato dalla Federazione Internazionale.Per il momento la FIA non ha intenzione di contestare il Cavallino Rampante: «Nell’interesse del campionato si è deciso di non contestare il veto esercitato da Ferrari. Ciò non toglie che la FIA vorrebbe parlare con tutte le parti in causa nella speranza di trovare una soluzione meno costosa dal 2017», si conclude la nota ufficiale. Tags: 2015, Bernie Ecclestone, FIA, Scuderia Ferrari, Strategy Group