Formula 1 – Jules Bianchi, il padre: «Pensiamo alla sua morte»

Alla vigilia del Gp di Monaco 2015, Canal Plus, ha intervistato Philippe Bianchi, il padre di Jules Bianchi, che continua la sua lotta per la vita a quasi otto mesi dal tragico incidente nel Gp del Giappone a Suzuka il 05 ottobre 2014. Il padre del pilota francese ex Marussia, parla della situazione del figlio, che dopo due mesi in ospedale a Yokkaichi, è stato trasferito al Centro Universitario di Nizza, e da allora non versa più in coma artificiale ma è senza conoscenza e con prognosi difficile.
«Jules è vivo, che è la cosa più importante per noi, sta combattendo con le armi che ha, ma in termini neurologici non sono sicuro che si sia in grado di fare molto ora. Vederlo lottare ci dà un sacco di speranza, ed è importante per noi. Dove c’è vita, c’è speranza, anche se da un po’ speriamo in un miracolo. Ogni giorno è difficile».
Il padre spiega che situazione del figlio è immutata, tanto che c’è la sensazione che la speranza di recupero stia iniziando a diminuire.
«La situazione è stagnante. Il progresso neurologico di Jules Bianchi non è quello che vorremmo che fosse. Quando ci alziamo al mattino pensiamo sia alla vita di Jules, sia alla sua morte. Dobbiamo pensare alla morte perché siamo in una situazione in cui sappiamo che tutto può accadere. È terribile».
«Credo che tutti abbiamo smesso di vivere il 05 ottobre 2014. Non è un qualcosa che ci si può aspettare. Jules non vorrebbe vivere in un letto d’ospedale, non è la sua vita, non è quello che noi vogliamo. Ma dobbiamo essere speranzosi».

Visto che siamo nel weekend del Gp di Monaco, volevamo ricordare la bella prestazione di Jules Bianchi, lo scorso anno proprio a Monte-Carlo, quando con la sua Marussia, tagliò il traguardo in ottava posizione, regalando gli unici 11 punti della storia della scuderia. Il team Manor F1, sta ricordando il pilota in questo fine settimane con un braccialetto speciale e portando in pista sulla monoposto la sigla di Jules.

Giorgia Meneghetti

@gioiavera