Formula 1, Jean Todt: «Salviamo la F1»

jean-todt_6A due giorni dalla chiusura del mondiale, nel mondo della Formula 1 qualcosa inizia a farsi sentire in modo particolare. Non è il rumore dei V6 ma quello più forte della crisi finanziaria. Non è una novità, anzi era quasi inevitabile! La F1 non può continuare ad andare contro la realtà economica globale e deve essere preparata ad affrontare seri problemi economici, che stanno investendo l’Europa in particolare.

Già ad aprile, in un’intervista rilasciata al giornale tedesco Welt am Sonntag, Jean Todt aveva parlato di una F1 in terapia intensiva, lanciando di fatto l’ allarme sul futuro del circus. A causa della crisi finanziaria, negli ultimi anni la F1 ha perso diverse scuderie quali BMW, Toyota, Honda e per finire l’ HRT nel 2012. Preoccupato di perdere altri team, tenendo conto anche di quello che è successo alla Marussia e alla Catheram nel corso della stagione, Todt sta facendo progetti per limitare i costi rivalutando l’ipotesi del «budget cap».
«Dopo quello visto in questo 2014, con la crisi finanziaria che ha colpito Caterham e Marussia, ancora una volta voglio riproporre la riduzione dei costi per salvare la F1. Ho parlato con i team manager di Force India, Lotus e Sauber, per il taglio dei costi. Noi della FIA, quando proponiamo delle valide idee per ridurre i costi, troviamo sempre qualche team che esprime un parere negativo, addiritura la Lotus ha votato contro ad alcune proposte, nonostante sia in difficoltà economica, quindi cosa possiamo fare? Cerchiamo sempre di non imporre per forza di cose le nostre idee ai team, però sarebbe lecito se le squadre ci venissero incontro».

Al consiglio mondiale di Ginevra si discuterà anche dei costi sui nuovi propulsori V6 turbo, e a riguarda Jean Todt vuole imporre un tetto massimo di spesa ai costruttori, considerando inaccettabile la cifra di 30 milioni di dollari a stagione per la fornitura delle power-unit, che inizialmente doveva essere di 18 milioni di dollari.
«Non è possibile avere un aumento del 70 % rispetto alla cifra indicata inizialmente per la fornitura delle power-unit. Mi batterò per ottenere una riduzione del costo sui nuovi propulsori per consentire ai team minori di avere una maggiore stabilità finanziaria».  ha concluso il Presidente della Fia.

Tutto il mondo sta cambiando e anche quello dei motori deve adattarsi. Non è di certo un bello spot per la F1 vedere la griglia incompleta e poche vetture al via. C’è bisogno di una svolta! Tanto si può essere anche più economici senza rinunciare allo spettacolo.