Formula 1, Jean Todt: «La F1 è in terapia intensiva»

Mentre ci si appresta a vivere il terzo Gran premio stagionale, che si disputerà questo fine settimana sul circuito Sakhir di Manama, in Bahrein, nel mondo delle quattro ruote qualcosa inizia a farsi sentire in modo particolare.
Non è il rumore dei V6 ma quello più forte della crisi finanziaria. Non è una novità, anzi era quasi inevitabile! La F1 non può continuare ad andare contro la realtà economica globale e deve essere preparata ad affrontare seri problemi finanziari, che stanno investendo l’Europa in particolare.

In un’intervista rilasciata al giornale tedesco Welt am Sonntag, Jean Todt ha lanciato l’ allarme sul futuro del Circus: «Ho chiacchierato a lungo con molte squadre e si vuole arrivare a una limitazione dei costi. I team sono arrivati da me e da Bernie Ecclestone, implorandoci di introdurre il Budget Cap».
Il riferimento è soprattutto al Lotus F1 team che ha costretto Raikkonen a correre per l’intera passata stagione senza ricevere un euro di stipendio: «La Lotus ci ha confessato di non essere in grado di pagare i propri piloti; anche Wiliams e Sauber hanno lo stesso problema», ha dichiarato l’ex ferrarista.
A causa della crisi economica, negli ultimi anni la F1 ha perso diverse scuderie quali BMW, Toyota, Honda e per finire l’ HRT nel 2012. «Non si può andare avanti così» ammonisce Todt «Sono preoccupato di poter perdere dei team. Molti stanno gridando aiuto e il nostro compito è anche ascoltare le grida d’aiuto. La Formula 1 è in terapia intensiva e il tempo sta passando inesorabilmente. Entro la fine di giugno, dovremo trovare una soluzione al problema, il tempo stringe»

Tutto il mondo sta cambiando e anche quello dei motori deve adattarsi. Non è di certo un bello spot per la F1 quando i team non pagano i propri piloti. C’è bisogno di una svolta! Tanto si può essere anche più economici senza rinunciare allo spettacolo.