Formula 1, Jean Todt: «Ho chiesto al Papa di pregare con me per Schumacher»

Ormai abbiamo imparato a conoscere la Formula 1 in questi anni, tra continui cambiamenti, introduzioni di novità per poi rimuoverli e reintrodurli. Anche stavolta sembrano delle novità per il regolamento in vista del 2017, con il possibile ritorno dei rifornimenti in gara, banditi dalla stagione 2010. Il presidente della FIA, Jean Todt ha detto a tal proposito che la reintroduzione dei rifornimenti dal 2017 sarà all’ordine del giorno nel prossimo incontro dello Strategy Group a Ginevra.

L’idea di reintrodurre i rifornimenti è legata alla volontà di aumentare la potenza del motore, che significa la necessità di avere più carburante e serbatoi più grandi. Questa scelta però si potrebbe scontrare contro la volontà di ridurre i costi in F1.

«Sapete il motivo del divieto del rifornimento in questi anni? Il motivo è legato ai costi elevati per il trasporto dell’attrezzatura, ma ora con gli strumenti moderni, e la tecnologia che ha fatto dei grossi passi avanti, non ci sarebbe più bisogno di spendere tanto. Stiamo parlando di circa 50.000 euro all’anno,» ha detto riguardo ai costi per il trasporto del carburante. «Se è buono per lo spettacolo, io sono a favore della riduzione dei costi, ma questo non è un punto chiave nel costo globale della Formula 1. Almeno dovremmo parlarne», ha dichiarato l’ex direttore generale della Ferrari.

Nel frattempo Jean Todt è stato protagonista insieme ad Angelo Sticchi Damiani (Presidente dell’ACI) durante un’udienza privata da Papa Francesco, durante la quale hanno parlato di sicurezza stradale e anche di Michael Schumacher, per il quale il Pontefice si è mostrato molto vicino al dramma che sta vivendo l’ex pilota di Formula 1 e la famiglia da 2 anni dal tremendo incidente sugli sci a Meribel.

Al termine dell’udienza, Jean Todt, Presidente FIA e  inviato speciale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale, ha rilasciato un’intervista a Radio Vaticana, commentando l’incontro con il Santo Padre: «Gli ho chiesto se voleva fare una preghiera per Michael ed egli ha volentieri accettato. È stata una giornata densa, piena: principalmente, in realtà, siamo venuti per parlare di sicurezza stradale e ho potuto constatare il tono positivo della nostra discussione, del nostro incontro. Ho allargato un po’ la discussione ai soggetti di cui ero interessato di parlare e ovviamente Michael Schumacher è nel mio cuore, come tutti sanno: è di famiglia». 

I due Presidenti hanno voluto aggiornare il Papa sulla situazione delle strade in Italia e nel Mondo, e il tasso di incidentalità e sempre Jean Todt ha raccontato lo spirito dell’incontro: «Il messaggio è stato quello di avergli fatto vedere il filmato che si chiama ‘Save Kid’s Lives’, prodotto da Louis Besson, è stato molto impressionato. Lo abbiamo informato del fatto che ogni giorno 500 bimbi muoiono sulle strade, 20 mila bimbi ogni giorno rimangono feriti e che ogni anno 1,3 milioni di persone muoiono sulle strade e 50 milioni rimangono feriti. Sono cifre che non sono abbastanza conosciute. E lui subito ha accettato di firmare dei simboli importanti che potremo far vedere in tutto il mondo e poi di accompagnarci nelle sue preghiere».