Formula 1 | GP Singapore 2016, Fernando Alonso: “Settima posizione, il massimo per noi”

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Soprattutto da quando la partenza è tornata e essere maggiormente gestita dai piloti, Fernando Alonso ne ha fatto un suo cavallo di battaglia. Anche in occasione del Gran Premio di Singapore il pilota della McLaren, che ha chiuso la gara in settima posizione, allo start si è trovato dalla nona alla quinta posizione alla prima curva, sfruttando al massimo lo spazio all’esterno.

Nonostante il bell’avvio per Fernando Alonso, tralasciando le fasi iniziali della gara, è stata una corsa senza troppe emozioni. Il pilota della McLaren è rimasto saldamente in quinta posizione per grande parte del Gran Premio di Singapore, fino a quando nel finale ha dovuto arrendersi prima a Sebastian Vettel e alla sua Ferrari e poi a Max Verstappen sulla Red Bull: “Sono riuscito a partire molto bene. Ho sfruttato la parte esterna della traiettoria e alla prima curva avevo guadagnato qualche posizione, ero quinto – ha commentato Fernando Alonso a fine gara – Da quel momento in avanti abbiamo iniziato a sperare che accadesse qualcosa per avvicinarci al podio, ma è stata la prima edizione del GP di Singapore dove non è successo nulla davanti a noi. Ci siamo creati un po’ di illusioni dopo lo start ma la settima posizione è davvero il massimo che potevamo aspettarci da questo fine settimana“.

A Marina Bay non poteva pretendere di più Fernando Alonso visto che la sua McLaren si è dimostrata la quarta miglior monoposto su questa pista, essendosi classificate davanti alla MP4-31 le due Mercedes, le due Ferrari e le due Red Bull. Anche grazie ai punti portati a casa a Singapore, l’ovietense è 11esimo nel Mondiale Piloti con 36 punti, appena 5 meno di Massa, fermo a 41: “La nostra è stata la prima vettura degli altri visto che davanti a me avevo solo Ferrari, Mercedes e Red Bull. La squadra ha studiato una grande strategia e, anche se mi dispiace per il ritiro di Button, non abbiamo commesso un solo errore durante tutta la gara. La settima posizione era davvero il massimo al quale potevamo ambire“, ha concluso.