Formula 1 | GP Giappone 2017: ordine di arrivo

GP Giappone 2017: ordine di arrivo

© Mercedes F1 press area

Tutto è iniziato nel giro di formazione: poco prima della partenza del GP del Giappone Sebastian Vettel si è accorto che qualcosa non andava nella sua Ferrari, una sensazione poi confermata allo spegnimento dei semafori rossi.
La SF70H, stavolta, ha accusato un problema apparentemente di poco conto, una candela malfunzionante che ha costretto al ritiro il tedesco di Heppenheim senza che riuscisse a completare nemmeno un giro di gara.

Al suo posto ne ha approfittato una volta di più Lewis Hamilton, autore della 61° vittoria di carriera con la quale ora ha incrementato il vantaggio su Seb fino a 59 punti: una bella mazzata per il reparto corse del Cavallino Rampante e per lo stesso Vettel, che vedono entrambi allontanarsi inesorabilmente quel Titolo Mondiale che manca ormai da dieci anni.

Secondo posto per Max Verstappen, che ha provato fino all’ultimo ad insidiare il britannico della Mercedes senza però riuscire a concretizzare l’attacco decisivo. Medaglia di bronzo per il suo compagno di squadra, un Daniel Ricciardo abile a rintuzzare i tentativi finali di Valtteri Bottas, quarto e ottimo scudiero del proprio team-mate, visto che l’ha aiutato nel tenere a bada l’olandese della Red Bull quando questo aveva a tiro il tre volte Campione del Mondo di Stevenage.

Incolore quinta posizione per Kimi Raikkonen, partito 11esimo e scivolato subito in 15esima piazza per via di un lungo alla prima curva. Nonostante ciò, è riuscito a precedere la coppia delle Force India, con Esteban Ocon sesto davanti a Sergio Perez, e delle HAAS, con un ottimo Kevin Magnussen ottavo davanti al compagno di squadra Romain Grosjean.

Ha completato la top ten la migliore delle Williams di Felipe Massa, mentre sono finiti fuori dalla zona punti entrambe le McLaren di Fernando Alonso (11esimo) e di Stoffel Vandoorne (14esimo), così come la Renault di Jolyon Palmer (12esimo e alla sua ultima gara in Formula 1 con il team francese), la Toro Rosso di Pierre Gasly (13esimo) e la Sauber di Pascal Wehrlein, ultimo pilota sotto la bandiera a scacchi.

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