Formula 1, il Gp di Monaco e i suoi verdetti attraverso le nostre pagelle

Formula 1, il Gp di Monaco e i suoi verdetti attraverso le nostre pagelle

© Red Bull Press Area

Le pagelle del Gp di Monaco di quest’anno riservano brutti voti a tanti piloti. L’edizione 2016 del famoso Gp monegasco ha, infatti, visto un grande numero di piloti sbagliare o andare al di sotto delle aspettative. Tra chi, però, ha brillato, ci sono state delle prestazioni eccezionali.

 Lewis Hamilton: voto 9. Interrompe la maledizione con una vittoria conseguita grazie alla fortuna, alla furbizia e al talento. La fortuna di Hamilton è stata la sfortuna di Ricciardo ai box, la furbizia è stata qualche piccola “scorciatoia” presa da Lewis nei momenti chiave. Il talento, beh, sta nel fatto che ha guidato dannatamente bene.

 Nico Rosberg: voto 4. Magari si scoprirà nei prossimi giorni che c’è stato un guasto e, allora, questo giudizio andrà a farsi benedire ma, al momento, si parla solo di temperature non ideali di freni e gomme. Insomma, scuse risibili. Rosberg è stato semplicemente imbarazzante e ha subìto lezioni di guida sul bagnato a Montecarlo non solo da Hamilton ma da buona parte dei suoi colleghi. L’unica nota di merito è stata la posizione restituita ad Alonso dopo un taglio chicane. Hamilton avrebbe fatto lo stesso?

 Sebastian Vettel: voto 6. Conclude un week end di mediocrità con una gara formalmente impeccabile ma che lo vede terribilmente arrendevole dietro Massa in condizioni ultra-favorevoli per il tedesco. Alla fine ha l’onestà di fare mea culpa addossandosi, però, anche colpe non sue come le scelte strategiche del muretto e il fatto che quest’ultimo abbia sprecato il giovedì pomeriggio con scelte di set-up errate che hanno condizionato l’intero il week end del cavallino.

 Kimi Raikkonen: voto 3. Vero è che lo stesso errore fatto da Kimi stava per essere commesso dal vincitore del Gp, però Hamilton, alla fine, ha rimediato; Kimi no. Al di là di tutto, il week end monegasco di Raikkonen è stato un disastro. La penalità per la sostituzione del cambio aveva messo il suo Gp in salita ma il finlandese non ha mai fatto niente per “spianare” questa salita.

 Daniel Ricciardo: voto 10. Il vincitore morale di questo Gp. Ricciardo ha guidato da campione sia sul bagnato che sull’asciutto. Quando ai box gli hanno rovinato la gara si è gettato in pista come un leone. Forse in alcuni frangenti è stato un pò troppo frenetico nell’attaccare Lewis. O forse, molto più semplicemente, non c’era più niente da fare contro un “cagnaccio” come Hamilton. Che peccato!

 Max Verstappen: voto 6. In un circuito che richiede tanto “mestiere” viene fuori l’inesperienza del ragazzino. Si tratta di un week end di luci e ombre quello di Max. Se ci concentriamo sul fatto che è andato a muro per 3 volte in 24 ore, allora saremo lì a condannarlo. Se invece ci concentriamo sul fatto che è stato protagonista di una lunga serie di sorpassi da urlo, allora cambieremo idea. Se poi non dimentichiamo che ha soli 18 anni, beh, in quel caso avremo un quadro ben chiaro di chi abbiamo davanti.

Felipe Massa: voto 6. Si fa notare solo ed esclusivamente per aver tenuto dietro la Ferrari di Vettel nonostante il brasiliano girasse con delle rain sull’asfalto semi-asciutto mentre il tedesco aveva le intermedie. La gloria finisce lì. Massa (che qui non va malissimo) sprofonda a causa di una Williams indecente e solo la sua esperienza lo tiene lontano dai guai portando, così, a casa un misero punticino.

 Valtteri Bottas: voto 5. Anche Bottas è vittima di una Williams che non stava per strada. Lui, però, ci mette anche del suo e peggiora la situazione rendendosi “protagonista” di uno dei più brutti Gp della sua carriera.

 Fernando Alonso: voto 8. Non è tanto il 5° posto conquistato o il fatto di continuare a crescere con questa McLaren, 8 in pagella lo merita per essersi messo dietro tanta gente con vetture decisamente più forti della sua dimostrando, così, che quello che dice è assolutamente vero: a parità di condizioni, Nando da ancora del filo da torcere a tutti. Tiene a bada un pretendente al titolo come Rosberg, insomma, esaltante!

 Jenson Button: voto 6. L’impressione è che fosse in palla per un buon Gp. Viene, però, scelto dalla squadra come “cavia” per delle strategie azzardate ed è anche normale che sia così dato che si era qualificato dietro Alonso. Resto convinto, però, che senza le strategie “creative” adottate dal suo team, Button avrebbe potuto fare molto di più tra le strade del principato.

Kevin Magnussen: voto 4. La Reanult è un aborto, questo lo avevamo capito. Mandarla, però, in debito perchè le hai distrutto tutti gli alettoni anteriori portati a Montecarlo, di certo non aiuta. Eppure Magnussen pare fosse convinto di sì…

 Joylon Palmer: voto 5. Forse mette fine alla sua avventura alla Renault con un acquaplaning che disintegra il muso della sua monoposto. Non è stata colpa sua e forse è stato anche sfortunato. Tutto ciò che, però, ha preceduto quel botto, era da giudicare solo ed esclusivamente con un 5.

Carlos Sainz: voto 6. Dopo le prove, le aspettative su di lui e sulla Toro Rosso erano ben più alte. Invece Carlos fa una gara saggia ma priva di acuti. Guida, insomma, da vecchio della F1. Il che non è un male se guidi una Toro Rosso, però poi non lamentiamoci se chiamano solo Verstappen per andare alla Red Bull.

 Daniil Kvyat: N.C. Penso non sia giusto dare un giudizio al russo che, forte di una qualifica promettente, si vede doppiato a causa di un guasto alla frizione durante il via. Il resto è una rimonta disperata che finisce come finisce.

 Sergio Perez: voto 9. Una menzione speciale merita Checo Perez per la sua gara e per il campionato svolto finora. Il messicano è un pilota cambiato: sempre sporco, da un punto di vista stilistico, ma molto meno incline a cacciarsi nei casini. Guida intelligentemente e, in qualche modo, rispetta la vettura. Il podio a Montecarlo è un grande risultato per lui e ora arriva il Canada dove è sempre andato forte.

 N.Hulkenberg: voto 7; M. Ericcson: voto 2; F. Nasr: voto 2; P. Werlhein: voto 6; R. Haryanto: voto 6; R. Grosjean: voto 5; E. Gutierrez: voto 6.