Formula 1, Gp d’Europa: le pagelle dei protagonisti
Ecco le pagelle del Gp d’Europa svoltosi nell’inedito circuito di Baku e che ha visto tornare sul gradino più alto del podio, Nico Rosberg.
Lewis Hamilton: voto 6. Complessivamente a poco agio su questo nuovo tracciato, a un certo punto della gara, si ritrova con un problema tecnico che lo rallenta e qui va in scena la ridicola farsa di una F1 che impedisce ad un ingegnere di dare informazioni vitali al suo pilota. Poteva finire peggio ma è stato, comunque, inferiore a Rosberg.
Nico Rosberg: voto 10. Dominio totale su tutti i fronti. Forse la vittoria più convincente del tedesco in questo 2016. Partenza non perfetta ma conserva la posizione, prima curva e… da appuntamento al resto del gruppo ai piedi del podio mentre lui già toglie casco e guanti. Impeccabile!
Sebastian Vettel: voto 9. Visto quello che aveva mostrato la Ferrari in qualifica, un secondo posto sembrava davvero un sogno per gli uomini del cavallino. Invece Vettel ha sfoderato un altro Gp grintoso. Certo, ha sofferto all’inizio con le coperture più tenere, ma poi ha saputo rispondere alla grande conquistando un ottimo secondo posto, ovvero, il massimo che poteva ottenere.
Kimi Raikkonen: voto 7. Commette un errore stupido incrociando la linea bianca della pit-lane però, a parte questo, Kimi è stato insospettabilmente efficace in un Gp che strizzava l’occhio al sottosterzo che Iceman odia tanto. Ha tenuto un buon ritmo anche se, nel finale, le sue gomme sono crollate ed è stato costretto a cedere il podio a Perez.
Vallteri Bottas: voto 6. Arrembante nelle prime fasi di gara, ridimensiona le sue ambizioni non appena monta delle mescole più dure che gli ricordano quanto scarsa sia la sua Williams. È una gara dai due volti quella del finnico: aggressiva all’inizio, in affanno nel finale ma, nel complesso, accettabile.
Felipe Massa: voto 5. Il punto del 10° posto finale è uno squallido brodino che non fa contento nessuno, tantomeno lui. È vero che il suo compagno di squadra non va molto più lontano di lui ma il brasiliano è risultato decisamente inferiore nelle prestazioni.
Daniel Ricciardo: voto 5. Vanifica l’ottima prima fila conquistata alla grande nelle qualifiche con una gara deludente che lo fa precipitare al 7° posto. La Red Bull decide di ovviare al deficit di velocità di punta con un’ala posteriore davvero minima che rende la guida molto difficile. Ci si sarebbe, però, aspettato da parte di Ricciardo una maggiore disinvoltura nell’affrontare questa sfida.
Max Verstappen: voto 5. Dopo 3 Gp spumeggianti, il giovane Verstappen incappa in un Gp no, in cui è risultato più lento di Ricciardo, più lento di un sacco di gente in pista e, addirittura, impaurito dai muretti azeri. Ci sta, data la sua giovane età, ma ci sta anche il 5 in pagella data la brutta gara svolta.
Kevin Magnussen: voto 7. Finalmente una gara in cui il danese, pur rimanendo fuori dalla zona punti, deve essersi “divertito”. Scelte strategiche, un inzio aggressivo e un buon piede, lo avevano portato nei pressi della zona punti. Ha cercato in ogni modo di entrarci ma si è dovuto arrendere di fronte alla pochezza della sua vettura. Però la sua gara è stata buona.
Joylon Palmer: voto 5. A differenza del compagno, non riesce a brillare e rimane invischiato nelle retrovie. Riesce, però, a concludere un Gp e, considerato quello che gli accade da un mesetto a questa parte, anche questo può essere considerato un progresso.
Fernando Alonso: voto 6. Pur essendo un tracciato cittadino, Baku presenta quel lungo rettilineo che di certo non aiuta la McLaren. Insomma, un altro Gp in salita per gli uomini di Woking. Alonso però da un certo spettacolo ad inizio gara fino a quando è costretto a rallentare e a fermarsi a causa di un guasto.
Jenson Button: voto 6. Gara speculare a quella del suo compagno di team, ha la fortuna (questa volta) di non incappare in nessun guasto o ritiro. Nel finale prova a dare l’assalto alla zona punti ma, senza i ritiri dei top 10, diventa dura e, ieri per Button, è stato impossibile.
Carlos Sainz: voto 5. Come a Montreal, anche qui a Baku la Toro Rosso sceglie una configurazione alare troppo scarica. Una soluzione che non ha pagato ma, forse, anche una scelta obbligata per il team faentino. Fatto sta che Sainz è stato fuori dai giochi che contano fino a quando un ritiro lo ha messo fuori da tutto.
Daniil Kvyat: N.C. Il suo Gp d’Europa dura solo pochi giri prima che la sua sospensione vada ko e lo costringa al ritiro. Forse correre nei paesi dell’ex U.R.S.S. non porta poi così tanto bene al giovane pilota russo.
Sergio Perez: voto 9. Un altro circuito cittadino ed un altro grande risultato da parte del messicano che sta diventando uno dei protagonisti di questo 2016. Davvero bravo Perez. Veloce, costante e, soprattutto, esente da errori. Quest’ultimo elemento rappresenta la più grande trasformazione del pilota messicano.
N. Hulkenberg: voto 6; M. Ericcson: voto 5; F. Nasr: voto 6; P. Wherlein: voto 7; R. Haryanto: voto 6; R. Grosjean: voto 6; E. Gutierrez: voto 5.