Formula 1 | GP Canada 2017, Alonso: “Dopo il ritiro volevo premiare i fan, così sono andato in tribuna”

© McLaren Press Area

Un’altra fine amara per Fernando Alonso al GP Canada e il colpevole è sempre lui, il motore Honda, che ha ceduto mentre lo spagnolo correva in decima posizione. Mentre la possibilità di rompere con i giapponesi si fa sempre più realistica, McLaren ha reagito alla tappa nordamericana con mesta rassegnazione. “Per la prima volta in questa stagione abbiamo osato sperare ha rivelato Eric Boullier, riferendosi alla chance di raccogliere i primi punti sfumata con il  ritiro del bicampione, autore di una gara molto consistente.

“Eravamo in zona punti con un paio di giri alla fine ma il mio motore si è arreso.ha dichiarato Alonso– Sono frustrato ovviamente ma ovviamente non solo perché ho perso un punto. Come pilota, vengo qui e provo a guidare nel modo migliore possibile, quindi mancare quel punto è deludente soprattutto per i ragazzi, che hanno lavorato tanto giorno e notte, preparando la macchina, la strategia e curando ogni minimo dettaglio.”  

Fernando non ha potuto nascondere la pressione e la frustrazione via radio contro il povero Mark Temple, suo ingegnere di pista. La MCL32 è una vettura molto efficiente e competitiva in curva grazie al telaio, ma tutto il vantaggio svanisce nei rettilinei. L’analisi del passo dimostra infatti che nel settore 1, il più guidato, Alonso ha stampato il 4° miglior tempo dietro solo a Hamilton e le Ferrari, mentre scivola 14° negli altri due settori. “Il nostro telaio va forte nelle curve, ma tutti ci sorpassano in rettilineo. E’ dura. ha chiosato.

Nulla può fermare Fernando Alonso, protagonista di un vero e proprio show, mai visto prima. Subito dopo il ritiro il campione è entrato in una tribuna confondendosi tra il pubblico, sentendosi in dovere di premiare i suoi leali supporters canadesi. “Il supporto da parte dei fan in Canada è fantastico, perciò quando la mia vettura si è fermata ho pensato di dare qualcosa in cambio, e sono andato nella tribuna a regalare i miei guanti alle persone che mi hanno applaudito in gara.”