Formula 1 | Gene Haas: “Molte scuderie non sanno cosa siano davvero le corse”

© Haas Press Area

Nel giro di soli tre anni, Gene Haas ha fatto della scuderia che porta il suo cognome uno dei principali team da tenere sott’occhio nell’area centrale della classifica della Formula 1.

Mosso anche dagli ottimi risultati ottenuti con la Stewart-Haas Racing durante la NASCAR Cup Series, Haas è consapevole di non aver ancora ottenuto un podio in Formula 1, ma è motivato a lavorare sodo e a fare della sua scuderia uno dei top team più rispettati.

Ho imparato molto in NASCAR. È tutta questione di persone che incontri, relazioni che instauri e di mettere al comando persone che capiscono davvero le corse. Molti altri team di Formula 1 hanno altre gerarchie di business e non capiscono davvero che cosa sia il mondo delle corse.

Parole abbastanza dirette che Haas ha rilasciato in un’intervista per Autoweek, durante la quale ha dichiarato che molti team all’interno del circus sembrano prendere decisioni osservando le corse da un punto di vista più esterno, ponendosi nelle condizioni di esprimere un giudizio quasi da estranei.

Paragonando la propria scuderia alle altre presenti in Formula 1, Haas ha anche sottolineato di essere soddisfatto delle prestazioni ottenute nel corso di questi tre anni dal suo team, anche se durante l’attuale Mondiale la scuderia si è dimostrata più competitiva durante le qualifiche e non tanto durante il Gran Premio. Proprio per questo, Haas è consapevole del lavoro che ancora bisogna fare per arrivare più avanti nella classifica generale.

Del resto, il miglioramento mostrato dalla scuderia statunitense è stato favorito anche dalla buona collaborazione con Ferrari: in uno sport che richiede impegno e dedizioni totali, essere supportati quotidianamente da una scuderia come quella di Maranello ha permesso alla Haas di differenziarsi.

Oltre alla scuderia italiana, Haas ha rivolto indirettamente i propri ringraziamenti anche ai piloti e ai partner che lo aiutano nello svolgimento del suo lavoro, tanto in NASCAR con Tony Stewart, quanto in Formula 1 con Gunther Steiner.

Mi tengono sempre aggiornato su quello che sta succedendo, quindi sono fiducioso nel loro lavoro e in quello che stanno facendo: se chiedono la mia opinione e posso dargliela, sono contento di farlo”.