Formula 1 | Ferrari: a Maranello non si cerca un sostituto di Allison
Non si può dire altrimenti, ma la stagione 2016 della Ferrari verrà ricordata, oltre che per le altissime aspettative pre-stagionali non realizzate, soprattutto per i molteplici errori di strategia che hanno fatto perdere punti preziosi a entrambi i suoi piloti. Sicuramente le cose non sono migliorate da quando il Direttore Tecnico, James Allison, ha salutato la Ferrari ufficialmente per motivi personali. Una volta ricevute le dimissioni da parte dell’ingegnere inglese, a Maranello non si sono dati troppo da fare per trovare un degno erede visto che hanno preferito nominare ad interim Mattia Binotto, papà della power unit usata dalla Ferrari.
Inizialmente la decisione della scuderia italiana di lasciare vuota la casella del direttore tecnico è stata vista come un indizio, come se a Maranello si stesse lavorando sodo per portare in Ferrari un nome importante che avesse potuto prendere il posto di Allison. Prima si fece il nome di Bob Bell della Renault, poi quello di James Key della Toro Rosso passando per un fantomatico ritorno in Formula 1 si Ross Brawn, che però avrebbe declinato l’offerta. Ora, dopo il disastro di Singapore, sembrava essere tornata di moda la caccia al Direttore Tecnico, tanté che ha circolato anche il nome di Paddy Lowe che attualmente svolge proprio questa mansione in Mercedes.
Voci su voci che si sono rivelate tali, anche per stessa ammissione del Team Principal della Rossa, Maurizio Arrivabene. La Ferrari andrà avanti con l’attuale staff tecnico: “L‘atmosfera che si respira attualmente a Maranello è buona. Anche guardando alla prossima stagione, abbiamo la necessità di mantenere questo clima con Binotto e i ragazzi che lavorano con lui – ha commentato il manager bresciano – Non ho altro da aggiungere, non abbiamo bisogno di avere personale in più“.
Anche se fin dall’inizio dell’anno si è provato a minimizzare la situazione, a differenza di quanto preventivato, in Ferrari apparentemente regna il caos, e a dare credito alle sensazioni esterne sono proprio i risultati. Come se gli errori del muretto non fossero abbastanza, quando il Campionato 2016 di Formula 1 è definitivamente entrato nella sua parte finale, la Ferrari è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale: “Binotto è il nostro attuale Direttore Tecnico, ha preso il posto di Allison – ha proseguito Arrivabene – Non so più come devo dire che non abbiamo bisogno di nessun altro“.
Eppure guardando in faccia la realtà nonostante la stima di tutta la Ferrari nei confronti di Mattia Binotto, sembra impossibile che l’ingegnere italo-svizzero possa riempire la lacuna, anche carismatica, lasciata da Allison. La storia insegna una cosa: gli azzardi e le soluzioni temporanee quasi mai si sono rivelate delle scelte vincenti e se la Ferrari non vuole sprofondare nell’ennesima crisi tecnica è bene che provi a ripartire per evitare che il 2017 si trasformi in una stagione senza gloria come quella che sta per concludersi.