Formula 1 | Ferrari lascia? Aston Martin pronta a diventare il nuovo fornitore

© Red Bull, Press Area

Da quando è arrivata, Liberty Media ha messo subito le carte in tavola: la Formula 1 deve cambiare. E per farlo, i nuovi proprietari del circus hanno deciso di coinvolgere i diretti interessati, ipotizzando motori più semplici, economici e potenti rispetto a quelli attuali.

La FIA ha accolto le nuove proposte ed entro la fine del mese dovrebbe approvare la bozza del regolamento presentata in vista del 2021; tuttavia, qualche indiscrezione è già stata confermata e i motori V6 non faranno più affidamento sull’unità MGU-H.

La prima ad alzare la voce a riguardo, esprimendo il proprio disappunto, è stata la Ferrari, che ha minacciato di abbandonare il circus se l’idea di abolire la MGU-H dovesse concretizzarsi. Un rumor, questo, che ha fatto alzare le antenne ad Aston Martin, pronta a subentrare alla Rossa di Maranello come nuovo fornitore.

In un’intervista a F1 Racing e riportata anche da Motorsport.com, il presidente e CEO della casa automobilistica Andy Palmer ha sottolineato che la competizione tra i due marchi nel mercato automobilistico potrebbe rappresentare il mezzo fondamentale per tenere calme le acque nel caso in cui la scuderia italiana decidesse davvero di chiudere le porte alla Formula 1.

“Liberty Media vuole ovviamente un nuovo motore, vuole dare una svolta a questo sport. I team attuali però non vogliono un cambiamento netto; ma ora c’è qualcuno seduto dietro di loro che dice “Se si scrivono le regole in questo modo, potremmo essere interessati a fornire un motore”. Ora c’è un’alternativa”.

In altre parole, secondo Palmer i nuovi proprietari del circus potrebbero sminuire le minacce avanzate da Ferrari, semplicemente perché consapevoli che i motori forniti fino a quel momento dal team italiano verrebbero surclassati da Aston Martin.

“In questo momento, di cosa ha bisogno la Formula 1? La Formula 1 ha bisogno di un bel calcio in culo e di ricordare per cosa è nata”: parole, quelle di Palmer, senza peli sulla lingua, che lasciano ben intendere la sua opinione in merito alla Formula 1 odierna.

Il presidente di Aston Martin è sicuro che la casa automobilistica potrebbe rappresentare uno degli elementi in grado di contribuire al cambiamento del circus, che ha bisogno di intrattenimento, ha bisogno di cambiare a partire dal suo centro e di spingere sulla tecnologia.

Le nuove regole, quindi, potrebbero trovare nel motore Aston Martin un valido supporto per rinnovare il mondo dell’alta velocità, anche se Palmer si è dimostrato cauto nell’ammettere di essere consapevole delle difficoltà che l’implementazione di un motore di questo tipo potrebbe comportare.

“Se siamo davvero sulla strada della semplificazione e vogliamo limitare i costi di sviluppo, c’è una possibilità per noi di essere coinvolti. Ma se dovessi essere coinvolto, lo farei come fornitore: se saremo in grado, lo faremo, ma non forniremo un motore alla Red Bull perché questa resti in fondo alla griglia”.