Formula 1 | Ferrari, Arrivabene: “In termini di sfortuna siamo i primi”
La Ferrari sta vivendo probabilmente il suo peggior momento da quando il Cavallino Rampante si è completamente rivoluzionato a fine 2014. Nonostante i proclami altisonanti di inizio anno targati Marchionne-Arrivabene, anche se in Australia la Ferrari ha illuso i tifosi, il duro ritorno alla realtà è stato segnato dal Gran Premio di Gran Bretagna dominato da Hamilton, che ci ha regalato una Rossa peggiorata anche rispetto alla Red Bull.
In queste prime dieci gare della stagione 2016, a termine di ogni sconfitta della Ferrari, il Team Principal del Cavallino Rampante, Maurizio Arrivabene, si è sempre nascosto dietro ad alibi vari ed eventuali: se la Rossa non vince è colpa della sfortuna, dell’affidabilità, della pista, della temperatura. Una cosa è certa: se a Maranello pensavano che la Mercedes si sarebbe seduta sugli allori hanno sbagliato di netto visto che, forse anche di più rispetto agli altri anni la monoposto del team tedesco si è mostrata imbattibile su ogni pista e con ogni condizione. Ma a far parlare ancora di più è il passo in avanti fatto dalla Red Bull che, già da due o tre gare, ha iniziato a gareggiare a livello della Ferrari, fino al definitivo sorpasso di Silverstone.
Il Cavallino Rampante è uscito malconcio dalla trasferta d’Oltremanica tanté che nemmeno la stampa italiana ha lesinato critiche alla prestazione della Ferrari, a differenza di altre occasioni: “Abbiamo bisogno di concentrarci. Se guardiamo la stagione ad ora in termini di problemi di affidabilità e sfortuna siamo i primi della classifica – ha commentato Arrivabene ai colleghi di motorsport.com – Spero che a breve inizino a vedersi dei miglioramenti ma arrivare a dire che ci arrendiamo è davvero fuori luogo”.
Come se non bastasse che la Red Bull abbia raggiunto, se non superato la Ferrari, anche il pilota numero uno della Rossa, Sebastian Vettel ha cominciato a manifestare segni di impazienza, come ad esempio il gesto di disappunto a termine delle FP3, quando il cambio cedette: “Quello che è successo a Silverstone è da riferirsi alla mancanza di carico aerodinamico, area dove ad ora siamo carenti, mentre l’altro problema riguarda il cambio che ha compromesso il weekend di Seb – ha continuato il Team Principal della Rossa – Il fatto che la Red Bull abbia recuperato il gap è un bene per la Formula 1 e per lo spettacolo ma è qualcosa che non ci tocca. IL nostro obiettivo è raggiungere la Mercedes, non la Red Bull”.
Tra due settimane si correrà in Ungheria e se la Ferrari vorrà non perdere troppo terreno sulle sue dirette concorrenti dovrà studiare qualcosa di eccezionale per l’appuntamento dell’Hungaroring dove appena un anno fa, Vettel regalò alla Ferrari il secondo successo stagionale. Un’altra gara della verità per capire se quanto avvenuto a Silverstone è da ritenersi un caso isolato o l’inizio di una curva discendente.