Formula 1 | Il circus sbarca a Copenaghen nel 2020?
La Formula 1 potrebbe tornare in Scandinavia, i primi colloqui sono stati avviati: nella giornata di ieri Chase Carey ha cominciato in maniera ufficiale le discussioni a Copenaghen, nella capitale della Danimarca per far sì che il paese scandinavo possa avere la sua gara nel 2020.
Per la Danimarca si tratterebbe del suo primo Gran Premio in Formula 1, oltre quarant’anni dopo l’ultima gara in Scandinavia, disputatasi ad Anderstorp, in Svezia nell’ormai lontano 1978. Ora Liberty Media sembra seriamente intenzionata a riproporre una tappa nel nord Europa.
“Siamo molto entusiasti di poter lavorare per avere una gara qui – ha esordito il boss di Liberty Media Chase Carey – anche se nessuna decisione definitiva è ancora stata presa. Copenaghen rappresenta quel tipo di città che può essere una grande piattaforma per la Formula 1.”
“La Scandinavia da sempre è stata una parte importante del nostro sport ed avere piloti locali è sempre un vantaggio.”
Kevin Magnussen attualmente andrebbe a gareggiare come pilota di casa spalleggiato da Marcus Ericsson che, in quanto svedese, andrebbe anch’egli a rappresentare la penisola scandinava.
Il circuito si dovrebbe snodare tra le strade della parte vecchia della città e potrebbe apparire simile all’ultima new entry della Formula 1, Baku. A fare parte dello scenario ci dovrebbe essere il Palazzo di Christiansborg per una lunghezza totale di 4.5 kilometri.
L’obiettivo di Liberty Media pare essere quello di inserire in calendario una serie di gare situate in luoghi strategici anche al di fuori dell’Europa: sia in paesi già sviluppati come gli Stati Uniti, che in aree in via di sviluppo come l’Asia.
Il progetto del Gran Premio della Danimarca è sostenuto in prima persona dall’uomo d’affari Lars Seier Christensen, un ex sponsor personale dell’attuale pilota Haas Romain Grosjean, che ha ribadito il concetto appena espresso.
“Quello della Scandinavia è un mercato potenziale per loro, dunque non lo vedono solo come Copenaghen ma come un’opportunità per l’intera regione nord-europea.”
“Ci attendiamo che i costi per la realizzazione della gara possano oscillare tra i 40 ed i 60 milioni di dollari mentre gli introiti, comprensivi di biglietto, li stimiamo tra i 120 ed i 240 milioni di dollari.”