Formula 1 | Charlie Whiting: “l’Halo e l’Aeroscreen hanno i loro pro e contro”
Inoltre ha affermato che momentaneamente non si pensa ad una soluzione ibrida che possa mescolare le caratteristiche positive di entrambi.
Nel corso del weekend del Gran Premio di Germania, lo Strategy Group ha bocciato l’Halo in ottica della stagione 2017.Ma l’idea di dotare le vetture di Formula 1 di una protezione frontale dell’abitacolo, non è stata accantonata completamente, ma soltanto rinviata per la stagione 2018. Si è deciso di attendere, per far sì che si sviluppino nuove idee che garantiscano una maggiore protezione e nell’attesa di ulteriori test.
Charlie Whiting, da sempre sostenitore della protezione Halo, spiega il perché, affermando: “Halo è stato testato per l’impatto con una ruota di 20 kg a 225 km/h, quindi vuol dire che si tratta di un sistema che guarda al modo in cui i piloti potrebbero entrare in contatto con delle gomme o con il muro. Può resister a un carico di 15 volte il peso della vettura, quindi è due volte più resistente degli attuali roll-bar”.
Anche l’anello di protezione, che ha debuttato sulla Ferrari di Sebastian Vettel durante i test di precampionato, ha però i suoi punti deboli: “Ovviamente se guardiamo solo ai piccoli oggetti, che possono arrivare da un milione di angolazioni diverse, siamo giunti alla conclusione che Halo possa aumentare la sicurezza del 17%”.
Perciò torna in mente l’Aeroscreen progettato dalla Red Bull. A tal proposito, Charlie Whiting ha affermato: “E’ un sistema che offre uno schermo protettivo, che consente più o meno una protezione totale da tutti gli oggetti che arrivano frontalmente. Ma il risvolto della medaglia è che si sporca e ha bisogno di essere pulito. E non sappiamo neppure cosa potrebbe accadere con la pioggia. Tutte situazioni che devono ancora essere sviluppate. Ma non credo ci sia la possibilità, al momento, di vedere una soluzione ibrida tra le due”.