Formula 1 | Carlos Sainz JR: “Io anche più bravo di Verstappen”

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Fino a prima dell’arrivo di Verstappen nel Red Bull Junior Team, Carlos Sainz JR veniva ritenuto come la punta di diamante del programma giovani della scuderia austriaca.
Anche se, in termini di prestazioni, non possiamo dire che l’anno scorso in Toro Rosso lo spagnolo abbia sfigurato nei confronti dell’olandese, in casa Red Bull non ci hanno pensato troppo a far fare il grande salto a Max, a stagione in corso, un sedile che il 19enne non lascerà per parecchio tempo. Un brutto colpo per Carlos Sainz JR che nonostante tutto non ha perso la motivazione di fare bene in pista.

Proprio questa situazione, con la line up del team di Milton Keynes già confermata, sembra impossibile che lo spagnolo possa a breve termine fare il definitivo salto in Red Bull. Per questo motivo Carlos Sainz JR ha cercato delle soluzioni alternative: l’intesa era arrivata proprio con la Renault e l’iberico avrebbe potuto passare a Enstone se non si fosse messo di mezzo proprio il team di Milton Keynes, bloccando il passaggio: “Spesso si tende a dimenticare che quando Verstappen è stato promosso non ha rappresentato un momento difficile solo per Kvyat, ma anche per me. Con le mie prestazioni di Barcellona, Montecarlo e Canada è come se avessi detto alla Red Bull che avrebbero potuto prendere anche me – ha raccontato Carlos Sainz JR sul blog del giornalista James Allen – Mi è stato complesso capire perché la Red Bull non mi avesse scelto. Era come se mi avessero detto che non ero bravo quando Verstappen quando invece penso di essere al suo stesso livello o anche di più. È quello che pensano tutti i piloti di Formula 1, di essere più bravi degli avversari. È stato un momento duro ma mi ha dato la giusta grinta per dimostrare loro quello che posso fare“.

Sicuramente però per Carlos Sainz JR, aver condiviso il box con Verstappen ha rappresentato una parentesi costruttiva della sua carriera: “Max per me è stato un riferimento perché quando vedi quello che sta facendo in macchina ti viene da chiederti perché tu non riesca a fare lo stesso. Capisco che la Red Bull abbia a sua disposizione tanti bravi piloti, ma devono capire che io voglio diventare Campione del Mondo, voglio iniziare a lottare per podi e vittorie. È per questo che sono qui. Sono pronto al grande passo – ha raccontato il pilota spagnolo – Un corridore riesce a dare del suo meglio proprio quando deve rivaleggiare con un avversario di grande talento. Sono questa situazioni che ti rendono più maturo, che riescono a farti reagire. È successo a Senna e Prost, a Hamilton e Alonso e ora, anche a Rosberg sfruttando la rivalità con Lewis“.