Formula 1 | Briatore: “Le difficoltà di Vettel mostrano quanto bravo fosse Alonso”

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Anche se ormai non ricopre da parecchi anni un ruolo attivo in Formula 1, il nome di Flavio Briatore sarà sempre legato al Circus, soprattutto per essere stato il talent scout di piloti di grande livello come Michael Schumacher e Fernando Alonso. Il manager cuneese, grande amico proprio del pilota spagnolo, non è uno con i peli sulla lingua e ha sempre detto ciò che pensava, senza nascondersi. Proprio in occasione dell’ultimo settimana del GP d’Italia, Flavio Briatore è stato avvistato nel paddock di Monza, una delle poche gare, oltre a quella di Monaco, che non si perde nel corso della stagione.

Dopo un 2015, il primo anno senza Alonso, in cui la Ferrari era riuscita a salire in ben tre occasioni sul gradino più alto del podio, nessuno si sarebbe immaginato che quando il Circus si appresta a vivere l’ultimo terzo del Campionato la Rossa sarebbe stata ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. È vero, guidare la Ferrari è difficile, più difficile rispetto a qualsiasi altra vettura proprio a causa dell’enorme pressione che i piloti si trovano a sopportare come se già non bastassero gli sconsiderati proclami di certi personaggi giunti nel mese di febbraio. E Sebastian Vettel ne è un ottimo esempio.

Il tedesco della Ferrari, dopo essersi fatto amare fin dalle prime gare l’anno scorso, sta vivendo un momento di crisi in quel di Maranello. Ancora senza vittorie in questo campionato, Seb è quarto nel Mondiale Piloti, avanti al compagno di squadra Raikkonen, quinto, con appena sette punti di vantaggio, nulla in confronto al vantaggio su Iceman di 99 lunghezze che risale al Gran Premio d’Italia 2015.

Alcuni guasti di natura meccanica, una certa dose di sfortuna ed errori di guida, insieme al miglioramento di Raikkonen stanno offuscando le prestazioni del quattro volte Campione del Mondo che inizia ad accusare i primi mal di pancia: “Guardare i problemi che sta avando Vettel in questa stagione mostra quanto realmente bravo fosse Alonso – ha sentenziato Briatore a Monza – Era il pilota che faceva la differenza, non la macchina“. Sì, perché nemmeno a farlo apposta, l’ombra del pilota spagnolo continua ad aleggiare su Maranello. Il driver di Oviedo manca a una parte della tifoseria che, come non era accaduto nel 2015, a Monza lo ha accolto tra gli applausi, con grande entusiasmo.