Formula 1 | Aston Martin nel Circus nel 2021? Palmer: “Tra 9 mesi prenderemo una decisione”
Un po’ di tempo fa, si vociferava l’arrivo di Aston Martin non più solo come sponsor ma come costruttore e fornitore di motore, nei prossimi Campionati del Mondo di Formula 1. Non sappiamo ancora esattamente quando e se avverrà, in queste ore tramite l’Amministratore Delegato della Casa Britannica, Andy Palmer in un’intervista rilasciata per Motorsport.com di essere in attesa di prendere una decisione in merito, che potrebbe arrivare nei prossimi 9 mesi.
Andy Palmer non nega di essere entusiasta per le nuove norme tecniche sui propulsori che saranno equipaggiate sulle monoposto a partire dal 2021, che a quanto pare dovrebbero essere più semplici rispetto agli attuali V6 ibridi.
Di recente, Luca Marmorini ex capo del reparto motori della Ferrari è stato ingaggiato dall’Aston Martin come consulente e per lavorare al progetto e cercare di capire se questo possa essere fattibile o meno.
Ecco i primi commenti di Palmer in merito: “Sicuramente stiamo prendendo quota. Nulla ha fatto scemare le opportunità di lavorare al progetto, nulla è arrivato a suggerirci di non provarci più, dunque continueremo a fare studi per capire i regolamenti, che ancora non sono completamente dettagliati.”
“Non sappiamo quale sarà il tetto di spesa della realizzazione dei nuovi motori. Questa è una parte importante per la nostra decisione di entrare o meno in Formula 1. Non abbiamo soldi da sprecare, quindi deve essere un ritorno migliore rispetto a quello che deriva dall’essere un semplice sponsor. Questa è un’altra parte importante della decisione che dovremo prendere. Mi aspetto qualcosa in merito al numero limite di ore al banco prova, in modo tale di avere effetti a livello economico sulle nostre spese, dunque che si possano ridurre i costi”, ha così proseguito.
Aston Martin è presente in Formula 1 come ‘main sponsor’ della Red Bull Racing da questa stagione 2018 e con la quale è legata anche da una partnership sul progetto hypercar Valkyrie. Ed ora tra gli obiettivi della storica Casa Britannica, come ci conferma Palmer è quello di mostrare di saper costruire motori competitivi prima di un eventuale accordo con il team di Milton Keynes, per una possibile fornitura dei propulsori.
A tal proposito: “Stiamo guardando al 2021, ma se non riusciamo a passare il primo step, vorrà dire che abbiamo qualcosa di buono per svolgere un test con la Red Bull, ma che sicuramente non lo passeremo a livello di competitività. Dobbiamo presentare un prodotto competitivo. Abbiamo circa nove mesi di lavoro davanti a noi per convincerci di prendere una strada o un’altra. Dobbiamo avere tutto ciò che ci serve per fare delle simulazioni e permetterci di avere delle precise e accurate correlazioni tra le stesse simulazioni e quello che succederà in pista nei test”.
Si vocifera che Aston Martin possa collaborare con costruttori del calibro di Ilmor o Cosworth, per lavorare su questo progetto, ma Palmer dichiara di avere in fabbrica gente a lavoro sui possibili propulsori 2021: “Abbiamo consulenti del calibro di Luca Marmorini che lavorano per noi e che ci aiutano in vari step che dobbiamo fare. Lui ha già fatto tutto questo in precedenza, ha molta credibilità, conoscenza e ci può guidare. È vero che molti motori esistenti sono fatti con alcuni aiuti esterni. C’è sicuramente la Cosworth, Ilmor, Ricaro, AVL ecc. Non è facile. Non cerchiamo di avere un approccio naive. Siamo costruttori di motori e progettisti di motori”.
In conclusione: “Il nostro V12, il motore che equipaggia la Valkyrie è un esempio concreto di ciò che sappiamo fare, quindi non stiamo iniziando da zero. Abbiamo visto come Honda si sia trovata in difficoltà in questi anni nel produrre motori competitivi. Allo stesso tempo però abbiamo visto come siano riusciti a migliorare la situazione nel corso del tempo”.