Formula 1, Alla finta del pit Mercedes risponde Susie Wolff…su WhatsApp!
Giro 14. Tensione nell’aria. Le Williams sono al comando del GP di Gran Bretagna e le due arrembanti Mercedes provano a mettere loro pressione. Ne prendono le misure in lungo e in largo e li intimoriscono con la loro superiorità nel passo gara. Come se non bastasse, il team di Stoccarda prova ad inscenare un pit-stop, essendo ormai tutti sicuri che gli uomini al muretto Williams reagiscano, e assecondino la trappola a vantaggio degli avversari.
Il risultato? Il silenzio più assoluto tra Massa, Bottas e gli ingegneri. I piloti Mercedes rimangono in pista, proprio come quelli Williams. Così, la crew addetta al cambio gomme torna rapidamente dentro. Ed ecco che il cellulare di Toto Wolff squilla. E’ sua moglie Susie, pilota tester Williams, a contattarlo tramite un messaggio su WhatsApp per comunicargli che la squadra non si è lasciata ingannare. «Sappiamo – racconta Toto Wolff- che la Williams ha più difficoltà nella gestione delle gomme fino alla fine, e sapevamo che indurli a uno stop anticipato li avrebbe spinti a fare una sosta che avrebbe causato loro dei problemi a fine gara. E’ stato un piccolo trabocchetto, che però non ha funzionato. Mia moglie mi ha scritto un messaggio che diceva: “Quindi voi credete di poterci fregare? Ha ha ha!” e almeno ne è valsa la pena per l’intrattenimento!»
Oltre all’episodio della rivalità parallela trara marito e moglie e tra squadre per la vittoria, la finta compiuta dalla Mercedes sarebbe potuta essere considerata una violazione dell’articolo 23.11 del Regolamento. Nonostante il personale sia stato fermo nella pit-lane e in assenza di una vettura su cui lavorare, gli stewards hanno deciso di non investigare oltre, poiché gli uomini Mercedes avevano abbandonato la postazione più velocemente possibile senza apportare rischi.