Formula 1 | Abiteboul contro il calendario a più di 20 gare: “Così la F1 perde appeal”
Il calendario della Formula 1 ha visto un sostanzioso aumento di gare negli ultimi anni, con una prospettiva paventata da Liberty Media di arrivare a 25, andando ad implementarne il numero con nuovi eventi in America (già dall’anno prossimo dovrebbe entrare in calendario il GP di Miami) ed in Asia.
Una prospettiva che non sembra rendere tutti così entusiasti e secondo quanto dichiarato dal boss Renault Cyril Abiteboul, un calendario a 15-18 gare renderebbe la Formula 1 più appetibile, così come succedeva fino ad una quindicina di anni fa.
“Dobbiamo essere in grado di interagire con i fan – ha esordito il francese a motorsport.com – ma è necessario che questo sport resti qualcosa di speciale: siamo già al di sopra di ciò che dovrebbe essere fatto perché sia qualcosa di speciale. Dobbiamo trasmettere un messaggio di orgoglio, di motivazione, di energia: con il calendario che abbiamo ora, l’entusiasmo non è lo stesso di quando viaggiavamo solo 15 volte all’anno. Se non abbiamo questa energia, sarà molto difficile trasmetterla esternamente.”
“Sta diventando quasi una routine, non dovrebbe essere un lavoro quotidiano, ma abbiamo fatto spostare l’equilibrio, quindi dobbiamo stare estremamente attenti. Apprezzo il motivo per cui, commercialmente, abbiamo bisogno di far crescere il calendario, ma per quanto mi riguarda, sarei per una massiccia contrazione di questo sport”.
“Se dovessi andare molto aggressivo e dire 15 gare, devi ammetere che rispetto alle 21 gare che hai in questo momento dovresti dire ai ragazzi: ‘ci saranno sei di voi che saranno lasciati a casa’. Questo invertite completamente il modello del mercato: sarebbe molto interessante vedere la reazione.”
“Capisco che sarebbe una scommessa, che non è qualcosa all’interno dell’attuale modello di gestione della Formula 1, che acquisisce più denaro ogni anno, più persone, più piste, più premi in denaro, più di tutto. Ma ad un certo punto ci sarà un momento di crisi e forse vedremo se riusciremo a cambiare l’equilibrio.”
Un’operazione difficile che, per ammissione dallo stesso boss Renault, andrebbe a cambiare radicalmente la visione capitalista dell’attuale Management della Formula 1. Se ne continuerà a parlare, ma al momento è difficile ipotizzare un cambiamento.