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Nel 2026 le vetture potrebbero subire dei cambiamenti che limiterebbero l’effetto suolo. Ecco i dettagli

Da quando le vetture a effetto suolo sono tornate nel 2021, la maggior parte dei team ha sperimentato numerosi problemi per comprendere il modo di ottenere il massimo delle performance. In particolare, una difficoltá ha riguardato la gestione del compromesso tra le piattaforme aerodinamiche e meccaniche con le vetture che preferiscono correre super vicino al suolo perché è lì che producono la maggior parte della forza aerodinamica.

Inoltre, un altro problema ha riguardato l’ormai celebre fenomeno del porpoising. Questione che ha dominato l’intera stagione 2022 e parte della stagione 2023. Pare che all’ultimo Consiglio mondiale del Motor Sport della FIA si sia discusso proprio di questo, ovvero della possibilitá di modificare l’assetto delle vetture cosicché queste non corrano cosí vicine al suolo.

Dunque, le vetture per il 2026 avranno dei tunnel Venturi meno potenti rispetto alla generazione attuale.
“La principale forza trainante per questo è che volevamo avere auto che non fossero così vicine al suolo come le attuali, quindi forse cerchiamo di rilassare un po’ quel meccanismo aerodinamico, ha detto il capo della FIA per le monoposto Nikolas Tombazis. In luoghi come Austin, dove le richieste dell’auto si estendono su un ampio spettro di velocità, risulta particolamenre difficile con vetture così basse.

Altre novitá…

Le vetture del 2026 beneficeranno di nuovissimi sistemi di aerodinamica attiva. Il meccanismo, in “Z-Mode”, prevede che le ali siano nella posizione standard, quindi che possano produrre carico. È questa la fase della curvatura. Sui rettilinei, invece, i piloti saranno in grado di passare alla “Modalità X”, una configurazione a bassa resistenza aerodinamica progettata per massimizzare la velocità e l’efficienza.

L’alettone posteriore, anch’esso dotato di parti attive, sarà a tre elementi. La beam wing andrà in soffitta e gli endplate saranno semplificati nella forma. Anche questo espediente va letto nella necessità di rendere le vetture meno schiave dell’aerodinamica per favorire i duelli ravvicinati. Per quanto riguarda le dimensioni pure, l’ala anteriore sarà più stretta di 100 mm rispetto a quella attuale e sarà dotata di un flap attivo a due elementi.