Fernando Alonso VS Kimi Raikkonen: coppia di ferro per la Ferrari

Fernando Alonso o Kimi Raikkonen, chi è il pilota migliore? Mika Hakkinen, compatriota di Iceman non ha avuto dubbi nell’eleggere il finlandese mentre i lettori del quotidiano britannico The Telegraph hanno deciso che lo spagnolo è il pilota di Formula 1 migliore della storia, perfino davanti a gente come Michael Schumacher e Juan Manuel Fangio. Nei test hanno girato a lungo, la differenza di chilometri percorsi tra i due è veramente minima. Quella che ha deciso di mettere in pista la Ferrari, almeno sulla carta, è sicuramente la coppia più forte del mondiale, un duo di ferro che ha il compito di portare il Cavallino Rampante sul tetto del mondo, conquistando i titoli piloti e costruttori dopo troppi anni di agonia.

Alonso, il calcolatore – Il pilota spagnolo è stato l’uomo che ha abbattuto l’armata Rossa costituita dalla coppia Schumacher-Ferrari, per tanti è il più completo della griglia di partenza visto in Formula 1 negli ultimi anni. Ma cosa significa ciò? L’asturiano si è mostrato veloce fin dal suo approdo in Formula 1 ma ha conquistato forza e maturità nel corso degli anni. Inattaccabile è il suo perfezionismo, la sua completa dedizione al lavoro. L’immagine del Samurai, che si è tatuato sulla schiena, è utile a ricordargli che la guerra è un arte, e non propriamente quella con le arma ma quella in pista nella quale Fernando si trova obbligato a districarsi gara dopo gara. Ogni pedalata, ogni passo che Alonso fa in bici, non rappresenta la dedizione a un hobby passeggero, come in tanti hanno sostenuto, ma, invece, ha come obiettivo arrivare alla perfezione in monoposto. Riflessi, reazioni veloci, più resistenza fisica e mentale. Fernando sconfigge i fantasmi dei piloti di Formula 1 a suon di allenamento perché, al top driver di oggi, non basta saper andare forte in macchina.

Lo aveva detto anche Marc Gené: «È impressionante la capacità di Alonso di riuscire a tenere sotto controllo tutti i suoi rivali in pista. In ogni momento sa in quale posizione sono e la differenza di tempo che lo divide da loro». Questa abilità tattica però, diventa anche sua nemica, perché se è vero che nel 2013 lo spagnolo non è riuscito a fare nemmeno una pole position, Fernando l’ha sempre sottolineato: «Un punto vale più dei rischi che si corrono in un sorpasso». Lo fa solo quando sa che è strettamente necessario passare il suo avversario. Non è un amante delle battaglie ruote a ruota, sempre estremamente rischiose, semplicemente si trova a decidere se stare dietro o davanti a un determinato pilota. Gestisce gli pneumatici e spreme la meccanica della sua Ferrari con la costanza di un metronomo. Spesso e volentieri viene accusato di aver perso l’aggressività agonistica che lo ha caratterizzato nei primi anni della sua carriera in Formula 1. È più corretto dire che non ha perso il suo agonismo, ma lo usa nei momenti giusti. Basti solo ricordare quante volte, nonostante fosse obbligato a prendere il via dalla quinta piazza, alla partenza, magari si trovava alla prima curva in seconda posizione, se non in prima.

Raikkonen, velocità pura – Sotto certi aspetti, il finlandese sembra essere in completa antitesi con lo spagnolo. Lontano dalla pista Kimi beve, fuma e si diverte come se non gli importasse che i piccoli vizi potrebbero influenzare la sua attività. Ricorda James Hunt, è l’ultimo pilota romantico della Formual 1, erede della stirpe dei grandi festaioli che questo sport ha saputo cullare e far crescere, capace di creare disperazione magari in chi deve gestirlo, ma che in un certo senso, sa ripagare i loro sforzi grazie alla velocità innata. Perché questa è l’altra faccia della moneta.

Kimi Raikkonen ha impiegato davvero poco tempo a dimostrare che quello che si aveva davanti era un futuro campione del mondo. I dubbi, a riguardo dei suo prematuro salto in Formula 1 direttamente dalla Formula Renault, tennero banco solo nella gara inaugurale dell’Australia, nel 2001, la stessa del debutto di Alonso, dove riuscì a chiudere in sesta posizione con la modesta Sauber. Sulla via di Mika Hakkinen arrivò in McLaren, purtroppo negli anni peggiori di Adrian Newey a Woking, in cui costruì vetture velocissime ma carenti dal punto di vista dell’affidabilità. Iceman si mostrava estremamente veloce, ma la meccanica non era disposta ad aiutarlo. Prese il posto di Michael Schumacher in Ferrari e nel 2007, visse all’ombra dell’eterno duello tra lo spagnolo e Lewis Hamilton, riuscendo a sfruttare l’alto agonismo tra i due piloti della McLaren strappando loro il campionato del mondo di quell’anno.

Dopo il titolo 2007 sembrava come se la fame agonistica di Raikkonen si fosse placata. Dopo l’abbandono del Circus nel 2009, ha vagato per qualche anno nel mondiale rally mostrandosi in rare occasioni negli ovali della Nascar. Qualche gara in motoslitta, motocross, niente nel suo stile. Poi il ritorno in Formula 1, nel 2012, con la Lotus. Raikkonen è tornato e lo ha fatto in una versione migliorata. Oltre agli ottimi piazzamenti a podio è riuscito a vincere un Gran Premio in due occasioni dimostrandosi un pilota costante, resistente e che, almeno all’apparenza, sembra non avere punti deboli. I problemi economici della Lotus lo hanno convinto a guardarsi in giro, oltre Enstone alla ricerca di nuove offerte e, nonostante il divorzio del 2009, in cui dovette far spazio proprio ad Alonso, ha potuto trovare aperte le porte di Maranello. Se in pochi hanno scommesso sul ritorno in Formula 1 di Raikkonen, ancora in meno avrebbero mai puntato su un suo possibile ritorno in Ferrari.

C’è chi dice che l’esperienza in rally ha fatto bene e Raikkonen perché il finlandese ha avuto la possibilità di migliorarsi come pilota ma senza perdere la sua velocità, riuscendo a gestire meglio la vettura in derapata ad esempio, aiutando la gomma a deteriorarsi meno rispetto alla concorrenza. E secondo Hakkinen, questa dovrebbe essere il punto di forza che aiuterà Iceman ad avere la meglio su Alonso.

Gran Premi
Fernando Alonso: 216
Kimi Raikkonen: 193

Vittorie
Fernando Alonso: 32 (14,81%)
Kimi Raikkonen 20 (10,36%)

Pole position
Fernando Alonso: 22 (10,19%)
Kimi Raikkonen: 16 (8,29%)

Giri veloci
Kimi Raikkonen: 39 (20,21%)
Fernando Alonso: 21 (9,72%)

Punti
Fernando Alonso: 1606 (7,44%)
Kimi Raikkonen: 969 (5,02%)

Podi
Fernando Alonso: 95 (43,98%)
Kimi Raikkonen: 77 (39,90%)

Giri in testa alla corsa
Fernando Alonso: 1.735
Kimi Raikkonen: 1.156