Ecclestone: “La Ferrari può vivere senza Formula 1, ma non viceversa”

© Twitter, Scuderia Ferrari

Bernie Ecclestone, la figura simbolo del carattere elitario della Formula 1 che tutti conosciamo, è tornata a parlare. Lo ha fatto tramite la testata tedesca Auto Motor und Sport, rilasciando un’intervista esclusiva su Liberty Media e sugli sviluppi della lotta per il Mondiale della Ferrari.

All’inizio di questa stagione Mr E si è visto nel paddock di alcuni eventi, ma verso la fine non più. “Avevo la sensazione che i miei successori non mi volessero più nei circuiti”. Ecclestone ha dichiarato di aver comunque continuato a seguire tutti i gran premi nella seconda metà della stagione, seppure attraverso uno schermo televisivo, e nonostante ciò sente ancora la Formula 1 molto vicina. “Non posso ritenerla “una figlia”, sarebbe una parola troppo grossa. Posso dire che è qualcosa che ho aiutato a crescere, a svilupparsi, con tutte le squadre. Vedremo come si evolverà ulteriormente.” 

“Nessuna amarezza, anzi. Sono molto fiero della Formula 1 e voglio che vada tutto bene.” E infatti gli spettatori quest’anno sono aumentati, anche grazie all’accesa lotta tra Mercedes e Ferrari, che ha visto la Rossa avvicinarsi notevolmente ai dominatori dell’era V6 turbo. Ho aspettato 5 anni perché la Ferrari si risvegliasse e finalmente è successo. La lotta Mercedes-Ferrari ha mosso i fans.”

“In Ferrari sono stati abbastanza intelligenti da guardare cosa facevano meglio gli altri, e hanno assunto ottimi elementi. Mercedes fornisce 3 team. Lì ci sono molte persone da accaparrarsi che sanno cosa rende la scuderia madre così grande.”

Tornando al delicato tema Liberty Media, l’argomento delle power unit torna a galla e Bernie Ecclestone si rende paladino dei buoni vecchi motori: “Due anni fa ho detto ai team di tenere quei motori aumentando la portata della benzina e la quantità, ma se fosse stato per me li avrei distrutti. Erano un disastro il giorno in cui sono stati presentati. Penso che la F1 debba tornare a un motore che garantisca buona competizione e belle corse, magari un V12.”

L’imminente incombere del regolamento del 2021 sul futuro della Ferrari ha portato a numerose minacce di abbandono da parte della squadra maranellese, ed era stato proprio Ecclestone a dire di non sottovalutare le parole di Marchionne.

Se si fosse trattato di Luca di Montezemolo, non sarebbe stato così serio. Il motorsport è la sua vita, Sergio invece può vivere senza la F1. E’ interessato solo al business e l’unica cosa che per lui conta è offrire agli azionisti un buon risultato dal punto di vista economico. Se a Marchionne non piace lo sviluppo della Formula 1, si fermerà. Temo che la Ferrari possa vivere senza la Formula 1, ma non viceversa.”

Varie sono le opinioni circa una possibile vita ultraterrena della Ferrari oltre la Formula 1. C’è chi ritiene che la Scuderia possa sopravvivere, altri che la Formula 1 non necessiti il brand del Cavallino per attirare nuovi spettatori e mantenere quelli già acquisiti. Ebbene, uno dei marchi di lusso più influenti al Mondo che ha sbaragliato la concorrenza anche  nell’Automotive può contare sulle proprie risorse pur rinunciando alla classe regina delle 4 ruote. Anche la Formula 1 potrebbe continuare ad avere successo, nonostante il processo identificativo della serie spesso passi attraverso la Ferrari, pensando alle parole del Drake e all’impatto del colore rosso, onnipresente nella folla sulle tribune.

In definitiva, Ecclestone potrebbe avere ragione sostenendo che a rimetterci più gravemente sarebbe la Formula 1, ma entrambi i brand verrebbero notevolmente danneggiati.