Doppia gara in Austria in sostituzione del GP di Turchia?
Il GP all’Istanbul Park è sempre più in bilico a causa delle limitazioni imposte da Londra sui viaggi in Turchia. La Formula 1 studia una soluzione e l’Austria si propone
Questa tappa non s’ha da fare. Così si potrebbe dire citando il Manzoni davanti alle vicissitudini del settimo appuntamento previsto in calendario tra l’11 e il 13 giugno. Solo due settimane fa la Formula 1 aveva annunciato la sostituzione del GP del Canada con quello di Turchia; poi ecco la decisione presa da Downing Street di inserire Ankara nella lista rossa dei viaggi obbligando i suoi cittadini a una quarantena in caso di ritorno dal paese. Ciò ovviamente rappresenta un problema tanto che si è già cominciato a fare ipotesi alternative, tra cui quella di una doppia gara in Austria.
Sembra un tempo già molto lontano pensando a quando Stefano Domenicali era riuscito a ovviare alla grana rappresentata dall’isolamento che il Circus avrebbe dovuto affrontare una volta arrivato a Montréal. La soluzione dell’Istanbul Park appariva perfetta per la sua vicinanza con l’Azerbaijan. Decidere infatti di andare in Turchia, dopo l’appuntamento di Baku, rappresentava un vantaggio soprattutto dal punto di vista logistico.
Le restrizioni successivamente imposte dal governo britannico hanno portato a un rimescolamento delle carte. Complicazione che la Formula 1 condivide con la UEFA, che è sul punto di spostare nuovamente la finale di Champions League da Istanbul (anche perché le due finaliste sono proprio due squadre inglesi). Sabato scorso l’imolese a Sky Sport aveva detto: “Nei prossimi giorni cercheremo di capire se sarà possibile avere delle esenzioni (…). Se così non fosse abbiamo delle opzioni da discutere, tenendo conto che ferma resta la nostra volontà di mantenere le ventitré gare“.
STORIA CHE SI RIPETE?
Mugello, Nürburgring, Hockenheimring, Paul Ricard. Se ne sono sentite tante in questi giorni. L’ultima rimbalza dalle dichiarazioni del vice-cancelliere austriaco Werner Kogler che, al Neue am Sonntag, ha dichiarato: “Non possiamo fingere che la pandemia sia finita. Però se il livello dei contagi dovesse rimanere entro i limiti accettabili e ci fosse un numero importante di persone vaccinate, si potrebbe prendere in considerazione di aumentare a seimila il numero di persone sugli spalti“.
Parole che fanno riferimento agli stadi di calcio, ma anche al GP d’Austria che si correrà come di consueto a Spielberg. Su cui ha aggiunto per concludere: “Le due corse del 2020 sono state rivoluzionarie per il mondo. Ho conversato per un’ora con Helmut Marko nel Sabato Santo. Questa volta non ci saranno regolamentazioni speciali neanche per l’area riservata agli spettatori“.